Gazzetta dello Sport: “Palumbo-Di Mariano, l’incrocio è pericoloso”
PALERMO – Simboli a confronto, destini che si intrecciano. Come scrive Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, la sfida tra Palermo e Modena non sarà solo uno scontro diretto per il vertice della Serie B, ma anche il duello tra due uomini che conoscono bene la maglia dell’altro: Antonio Palumbo e Francesco Di Mariano.
Due giocatori diversi, ma accomunati dalla capacità di accendere la scintilla e cambiare il corso delle partite. Palumbo, in appena 252 minuti, ha già confezionato un assist e una giocata decisiva per una rete di Pohjanpalo; Di Mariano, invece, ha mandato in gol Tonoli e Sersanti in 358 minuti di gioco, ritrovando continuità e fiducia nel progetto di Sottil.
Strade incrociate
Come ricorda Vitale sulla Gazzetta dello Sport, lo scorso gennaio le loro carriere avrebbero potuto incrociarsi già al Palermo: una trattativa complessa, con il Sassuolo a fare da intermediario, che però non si concretizzò. Sei mesi dopo, il destino ha voluto che si scambiassero le maglie, con Palumbo in rosanero e Di Mariano in gialloblù.
Per Di Mariano, palermitano doc e nipote di Totò Schillaci, sarà una partita speciale. Cresciuto con il sogno di portare la sua città in Serie A, ha vissuto tre stagioni intense tra entusiasmo e infortuni, spesso adattato in ruoli non suoi — anche da esterno a tutta fascia — e, a tratti, oggetto di critiche ingenerose. A Modena, però, Sottil lo ha reinventato sotto punta, un fuori ruolo che oggi funziona alla perfezione.
Palumbo, l’uomo totale
Il percorso di Antonio Palumbo è stato opposto. A Modena ha trovato la sua piena consacrazione, diventando leader e capitano con 16 gol e 13 assist in due stagioni, attirando persino l’attenzione del City Group. Come sottolinea Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, il centrocampista campano è arrivato a Palermo per compiere il definitivo salto di qualità, rispondendo alla chiamata di Filippo Inzaghi, che lo ha voluto come jolly offensivo, capace di adattarsi da mezzala o trequartista.
Dopo un inizio rallentato dalla condizione fisica, Palumbo ora è al pieno regime e può diventare il motore tecnico della squadra. L’obiettivo di Inzaghi è ambizioso: far convivere in campo Palumbo, Ranocchia e Brunori alle spalle di Pohjanpalo, un concentrato di talento e fantasia che finora non si è mai visto contemporaneamente per via di infortuni e scelte tattiche.
Due squadre in corsa per il sogno
Il bilancio, come scrive ancora Vitale sulla Gazzetta dello Sport, è chiaro: Palermo e Modena stanno offrendo un inizio di stagione entusiasmante. I rosanero sono chiamati al grande salto, mentre i canarini, in piena corsa, vogliono continuare a stupire.
Domenica, al “Renzo Barbera”, si affronteranno le due migliori difese del campionato, e a fare la differenza potrebbero essere proprio loro, i due grandi ex:
Palumbo, pronto a confermarsi protagonista;
Di Mariano, determinato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo un addio che brucia ancora.
Un duello nel duello, tra cuore e ambizione, nel giorno in cui Palermo e Modena si contendono la vetta.
