Palermo, la strada è giusta. Ma si recuperi il rapporto con i tifosi
Un passo alla volta, come quando si comincia a camminare. Il nuovo Palermo inizia finalmente a prendere forma. Prima l’annuncio di Carlo Osti, ora quello, atteso ma inevitabile, dell’esonero di Alessio Dionisi. Il tecnico, arrivato l’estate scorsa tra proclami e promesse (“sono pronto per la Serie A”, gridava ai tifosi), saluta dopo una stagione fallimentare. Come scrive Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, «la storia ha detto altro»: la promozione è rimasta un miraggio, e il bilancio del suo operato è impietoso.
Il club rosanero, dopo averlo difeso pubblicamente a lungo, si è trovato con le spalle al muro. Dionisi, legato a un contratto ricchissimo per gli standard della Serie B, ha rifiutato ogni forma di buonuscita. Così, al Palermo non è rimasto che ufficializzare l’esonero con la consueta formula dei “ringraziamenti di rito”. Eppure, osserva ancora Butera dalle colonne del Giornale di Sicilia, «forse qualcuno in società avrà il rimpianto di non avere pensato a questa mossa quando tutti si aspettavano che arrivasse».
Ora si attende soltanto l’annuncio di Pippo Inzaghi. I tasselli del puzzle sono andati al loro posto, come in un complicato set di Lego. «Superpippo», scrive Butera sul Giornale di Sicilia, potrà iniziare a costruire la sua nuova creatura. Il suo obiettivo? Portare il Palermo in Serie A. Per lui sarebbe la seconda promozione consecutiva dopo quella con la Reggina (poi cancellata dai tribunali): un record in tempi recenti.
La scelta di un allenatore più “risultatista” che “giochista” non è casuale. È il segno che il club ha finalmente compreso che la B si vince con praticità e solidità. Inzaghi lo sa bene: avrà una montagna da scalare, ma anche una dirigenza pronta ad assecondare ogni sua richiesta. Il mercato sarà movimentato, ma prima il nuovo allenatore dovrà valutare chi, tra i calciatori ancora sotto contratto, può fare parte del nuovo progetto.
Il ritiro sarà cruciale per ricostruire anche il rapporto con la piazza. La società ha fatto un passo importante con l’ingaggio di Inzaghi; adesso tocca alla città, ai tifosi. Serve un’apertura di credito per un uomo che porterà entusiasmo e carisma. Superpippo lo sa: vuole accendere il Barbera.
