Come evidenziato da Luigi Butera sulle pagine del Giornale di Sicilia, il Palermo ritrova il successo lontano dal Barbera dopo quasi due mesi, imponendosi al Castellani con una vittoria di forza, carattere e maturità. Un successo annunciato come necessario e che la squadra di Inzaghi ha saputo ottenere con personalità, in un momento in cui le precedenti trasferte avevano lasciato l’amaro in bocca.

Il Giornale di Sicilia, nel racconto firmato da Luigi Butera, sottolinea come i rosanero abbiano superato diversi ostacoli: uno stadio storicamente ostile, un Empoli in serie positiva da tre turni e un tecnico, Dionisi, che cercava una rivincita dopo la burrascosa esperienza della scorsa stagione. Eppure, questa volta, la domenica è stata perfetta per il Palermo.

La squadra di Inzaghi ha il merito di sbloccare il match subito con Le Douaron e di raddoppiare con il solito Pohjanpalo, salvo poi saper soffrire nella ripresa dopo il gol di Pellegri e chiuderla nuovamente con il proprio bomber finlandese. Una vittoria che, come scrive Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, porta un’impronta fortissima della colonia finlandese: alla doppietta del numero 20 si aggiunge infatti la prestazione monumentale di Joronen, protagonista di parate decisive nei momenti più delicati.

Il successo permette al Palermo di rilanciarsi in classifica, come ricorda ancora il Giornale di Sicilia: i rosanero tornano a respirare aria d’alta quota, avvicinando Monza e Frosinone e agganciando Modena e Cesena. Oggi gli uomini di Inzaghi seguiranno con attenzione le sfide dell’Immacolata, sperando in qualche passo falso davanti.

Ciò che conta, prosegue Butera sul Giornale di Sicilia, è che la squadra abbia dato continuità alla goleada contro la Carrarese, rompendo anche il tabù trasferta. A differenza delle prove opache contro Juve Stabia ed Entella, al Castellani si è visto un Palermo convinto dei propri mezzi e capace di imporsi anche nei momenti di pressione.

Inzaghi, senza voce ma sempre energico in panchina, ha confermato l’undici visto contro la Carrarese: Palumbo in versione doppio ruolo e Le Douaron più vicino a Pohjanpalo, con un 3-4-2-1 speculare a quello dell’Empoli. I piani di Dionisi saltano già al 7’, quando uno schema su punizione firmato Augello–Palumbo–Le Douaron manda avanti i rosanero. Il raddoppio, inevitabile per inerzia, arriva ancora da palla inattiva: angolo di Ranocchia, spizzata di Ceccaroni e zampata di Pohjanpalo.

Il Palermo costruisce anche altre occasioni nitide con Le Douaron e con Pohjanpalo, dominando per larghi tratti la prima frazione. La ripresa, invece, mostra un volto diverso: Dionisi inserisce Pellegri e il ritmo dell’Empoli cambia. Joronen salva subito su Moruzzi, il Palermo si disunisce e Inzaghi corre ai ripari inserendo Vasic e Gomes. La pressione toscana porta al gol di Pellegri, preludio a un quarto d’ora di sofferenza vera.

Solo l’ingresso di Blin e il passaggio al 4-5-1 ridanno equilibrio ai rosanero, che trovano il colpo del definitivo 1-3 ancora con Pohjanpalo, capitalizzando un errore di Guarino sul cross di Pierozzi. Nel finale il Palermo gestisce, sfiora il poker con Vasic e festeggia sotto il settore ospiti gremito da oltre mille tifosi, come racconta Luigi Butera sul Giornale di Sicilia.

Una vittoria che vale quasi un regalo anticipato di Natale. Ora testa a venerdì sera: al Barbera arriva la Sampdoria, occasione per inseguire un tris di vittorie che manca da troppo tempo.