Udine si è svegliata blindata per l’Italia. Come racconta Fabrizio Patania sul Corriere dello Sport, mentre a Gaza cominciava lo scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi, nel centro storico friulano le serrande dei negozi si abbassavano. Non per paura della guerra, ma per una partita di calcio. Il contrasto, sottolinea ancora Patania sul Corriere dello Sport, è netto: cortei pro-Palestina da gestire, uno stadio Friuli trasformato in una fortezza con una zona rossa estesa per oltre un chilometro. Non certo l’atmosfera ideale per pensare al Mondiale 2026.
Un mese fa Bergamo respirava entusiasmo e speranza per gli azzurri. Ora, tra i muri di Udine, Gattuso deve riprendere la corsa. Anche Infantino e Trump attendono l’Italia ai Mondiali di Stati Uniti, Canada e Messico, ma per arrivarci bisogna superare i playoff di marzo.
La rincorsa
Come scrive Fabrizio Patania sul Corriere dello Sport, Gattuso non ha colpe per la falsa partenza. Sta invece cercando di costruire un ponte verso il futuro. Dopo i due soli gol segnati alla Moldavia e la disfatta di Oslo contro la Norvegia, il primo posto del girone è ormai compromesso. Haaland e compagni hanno scavato un solco incolmabile. Ora serve blindare almeno il secondo posto battendo Israele: una vittoria chiuderebbe i conti. Anche un pareggio, in vista delle ultime due gare con Moldavia e Norvegia, potrebbe bastare. L’importante è evitare la sconfitta, che rimetterebbe tutto in discussione e frenerebbe la rinascita appena avviata.
Leggerezza e nuove certezze
Secondo Patania del Corriere dello Sport, il nuovo corso di Gattuso è fondato su leggerezza emotiva e idee chiare. L’ex ct Spalletti ha lasciato il testimone con eleganza, accollandosi più responsabilità del dovuto. Oggi il tecnico calabrese sta ricostruendo l’identità della squadra, rinunciando alle proprie convinzioni per adattarsi ai giocatori. «Metto da parte l’ego, i calciatori vanno messi nelle migliori condizioni per esprimersi», ha detto.
Raspadori sembra in vantaggio su Pio Esposito per affiancare Retegui. Il ct punta sulla rapidità contro la difesa lenta di Israele. Pio, talento esplosivo dell’Inter, potrebbe comunque essere decisivo a gara in corso. Ieri al Bruseschi è stato provato accanto a Retegui, ma la rifinitura odierna sarà decisiva per le scelte finali.
Difesa a tre e centrocampo dinamico
Come evidenzia ancora Fabrizio Patania sul Corriere dello Sport, Gattuso sembra orientato verso un 3-5-2, simbolo del suo pragmatismo. In regìa ballottaggio tra Cristante e Locatelli, con il primo favorito dopo la buona prova di Tallinn. In difesa entra Gianluca Mancini al posto dello squalificato Bastoni, completando il reparto con Calafiori e Di Lorenzo.
Sulle fasce Dimarco e Cambiaso garantiscono corsa e spinta, ma Spinazzola resta un’opzione viva. A centrocampo Barella e Tonali sono intoccabili, mentre il modulo alternativo, un 3-4-2-1, resterebbe un’ipotesi remota con Frattesi alle spalle delle punte.
Udine, intanto, attende una Nazionale che prova a ritrovare fiducia, gioco e serenità in mezzo a un contesto blindato. L’obiettivo, come conclude Patania sul Corriere dello Sport, è chiaro: vincere per assicurarsi la qualificazione e costruire passo dopo passo la strada verso il Mondiale americano.
