Italia, parte la corsa al Mondiale: Mancini torna a parlare e si pente dell’addio

Tre mesi per la salvezza ed i suoi gol

La Samp cerca di convincerlo a sposare il progetto - ILovePalermoCalcio.com (Foto LaPresse)

L’Italia si appresta ad affrontare una sfida già delicata, pur trattandosi solo della prima gara del girone di qualificazione al Mondiale. Gli Azzurri faranno visita alla Norvegia di Erling Haaland, reduce da due vittorie su due, e l’obiettivo è chiaro: non perdere per mantenere vive le speranze di qualificazione.

A poche ore dal match, ha preso la parola Roberto Mancini, ex Commissario Tecnico della Nazionale. Intervenuto all’evento «The Coach Experience», andato in scena a Rimini, l’allenatore di Jesi ha toccato vari temi, tra cui il suo futuro e il rimpianto per l’addio agli Azzurri.

«La panchina manca, ma fa parte del lavoro» ha esordito Mancini. «Futuro? Il calcio è strano, vediamo nelle prossime settimane cosa succede. Per l’Italia credo sia importante partire col piede giusto. La Norvegia è una buona squadra e le gare vanno giocate».

Parole importanti anche sul suo passato recente: «Tornassi indietro non darei l’addio alla Nazionale, mi sono pentito. Ci sono state incomprensioni, se avessi parlato di più col presidente tutto sarebbe andato avanti. È stato un mio errore. Insomma, tornando indietro resterei. Allenare la Nazionale è la cosa più bella che ci possa essere, vincere con la Nazionale ancor di più».

Parole che sanno di rimpianto, alla vigilia di una partita che, per l’Italia, ha già il sapore della verità.