Infantino vuole cancellare il Mondiale estivo: l’ipotesi di un calcio senza pause divide l’Europa

Il presidente della Fifa Gianni Infantino/ fonte LaPresse- ilovepalermocalcio.com

L’ultima idea di Gianni Infantino promette di ridisegnare il futuro del calcio mondiale. Come scrive Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, il presidente della Fifa, noto per le sue mosse audaci e spesso divisive — dai rapporti con Donald Trump agli accordi con i Paesi arabi — ha proposto di cancellare definitivamente il Mondiale d’estate, puntando su edizioni invernali come quella disputata in Qatar nel 2022.

Un progetto che, secondo l’analisi del Corriere dello Sport, mira a «ottimizzare il calendario internazionale» ma che di fatto rischia di stravolgerlo, accentuando il conflitto già latente con l’Uefa. Infantino sembra infatti deciso a portare avanti la sua idea di un calcio globale, sempre più espanso, con tornei per club e nazionali che si susseguono senza sosta, all’insegna dell’equazione “più partite uguale più ricavi”.

Durante l’assemblea dei club europei (EFC), svoltasi ieri a Roma, Infantino ha dichiarato: «Sembra abbastanza ovvio che la Coppa del mondo non possa essere giocata in alcuni luoghi durante l’estate, ma anche in Europa fa molto caldo a giugno e luglio». Parole che, come sottolinea Giorgio Marota sul quotidiano sportivo, aprono la strada a un Mondiale 2034 in Arabia Saudita da disputare in piena stagione, il secondo consecutivo a calendario in corso.

Il problema, come ricorda il Corriere dello Sport, è che il calendario calcistico internazionale è ormai saturo fino al 2030, con il Mondiale del centenario già assegnato a tre continenti — Sudamerica, Europa e Africa. Tra coppe europee, impegni delle nazionali e nuove competizioni Fifa, il rischio di congestione è evidente. Secondo l’ultimo rapporto della Fifpro, sempre più giocatori non riescono a usufruire dei 28 giorni di riposo raccomandati né di una vera preparazione estiva. Molti hanno superato le 60 o 70 presenze stagionali, con effetti diretti sulla loro salute fisica e mentale.

Infantino, intervenendo anche sul tema di Italia-Israele in programma a Udine, ha provato a stemperare le tensioni legate alla situazione geopolitica: «L’accordo di pace è una notizia fantastica, tutti dovrebbero esserne felici e sostenere il processo». Più criptiche invece le sue parole sulle partite organizzate fuori dai Paesi d’origine, come l’amichevole Milan-Como che si giocherà a Perth, in Australia: «Abbiamo una struttura con competizioni nazionali, continentali e globali. Se vogliamo romperla, corriamo un grosso rischio. Ho la mia opinione personale, ma per ora non la condividerò».

Come riporta ancora Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, il numero uno della Fifa ha infine affrontato il tema stadi, definito «un cruccio italiano». Con Euro 2032 alle porte, Infantino ha lanciato un messaggio chiaro al nostro Paese: «Credo che l’Italia ce la farà per Euro 2032. Conto sulla creatività e sul desiderio di lanciare un segnale da parte di tutti. A Milano è stata presa una decisione importante, e il sindaco di Roma ha detto che siamo arrivati all’ultimo step per il nuovo impianto dei giallorossi. L’Italia deve avere i migliori stadi del mondo».

Il Corriere dello Sport, attraverso l’analisi di Giorgio Marota, evidenzia come l’espansione del calendario calcistico mondiale — tra Mondiali d’inverno, nuove competizioni per club e stadi ancora da costruire — rischi di portare il calcio verso una saturazione senza precedenti. Un gioco senza pause, dove il confine tra spettacolo e sovraccarico è sempre più sottile.