Giornale di Sicilia: “Esperienza e Made in Italy, svolta Palermo in difesa”
Esperienza e carisma per blindare una difesa che negli ultimi anni ha mostrato troppe crepe. Come evidenzia Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il nuovo terzetto arretrato del Palermo sarà chiamato a garantire equilibrio e solidità a una squadra che punta senza mezzi termini alla promozione. La scelta del direttore sportivo Carlo Osti è stata chiara: puntare su un blocco tutto italiano, ricco di partite nel massimo campionato.
Con l’innesto di Mattia Bani, arrivato nei giorni scorsi, e quello di Giangiacomo Magnani lo scorso gennaio, il Palermo ha affiancato a Pietro Ceccaroni – in rosanero dall’estate 2023 – due elementi con grande esperienza. Le cifre parlano da sole: 163 presenze in A per Bani, 146 per Magnani, 37 per Ceccaroni. Totale: 346 partite nel massimo campionato. Un balzo netto rispetto al passato.
Nel 2022/23, la difesa composta da Mateju, Nedelcearu e Marconi sommava appena 40 presenze in Serie A (tutte di Mateju). L’anno dopo, con Nedelcearu, Lucioni e Ceccaroni, si era saliti a 81. Ancora meglio a inizio 2024/25, con Nikolaou, Ceccaroni e Baniya: 114 presenze in A, ma zero per il turco ex Trabzonspor. L’arrivo di Bani e Magnani ha quindi portato un guadagno netto di 232 presenze nel massimo torneo, una base su cui Inzaghi potrà costruire con maggiore affidabilità.
Un trio da costruire
Nonostante la fiducia nei tre titolari, il rodaggio non è ancora iniziato. Bani ha giocato solo uno spezzone con l’Annecy, mentre Magnani si è fermato dopo i primi 45’ con la Rappresentativa Valle d’Aosta. L’unico ad aver garantito continuità è stato Ceccaroni, autore di due gol e protagonista di un ottimo ritiro.
La presenza di Augello sulla sinistra apre scenari interessanti: il suo apporto in spinta potrà essere letale, ma in fase difensiva serviranno raddoppi puntuali per evitare di esporre Ceccaroni. La scelta di Bani e Magnani si spiega anche con la loro duttilità: entrambi sanno muoversi sia in una linea a tre che a quattro e provengono da sistemi difensivi solidi. Bani è stato un punto fermo nel Genoa di Gilardino e Vieira, Magnani ha contribuito a cinque salvezze consecutive con il Verona.
Un banco di prova chiamato City
Il test più duro per il nuovo terzetto arriverà sabato contro il Manchester City. Come sottolinea Arena sul Giornale di Sicilia, sarà una prova significativa per valutare i primi automatismi, anche se la condizione di Magnani resta un’incognita. Inzaghi, dal canto suo, ha sempre saputo costruire difese efficaci: miglior retroguardia con il Benevento, ottava con la Reggina, terza con il Brescia (prima dell’esonero), seconda con il Pisa.
Ma mai, prima d’ora, ha avuto a disposizione elementi con un tale bagaglio di presenze in Serie A. Questo può essere un vantaggio fondamentale, purché si riesca a limitare fin da subito il problema che ha penalizzato il Palermo nelle ultime stagioni: gli errori individuali.
