“Espulsione contro l’Inter”: che pasticcio al Var | L’arbitro doveva intervenire immediatamente
Inter - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Il Var ha da sempre pro e contro.
Il VAR è stato introdotto con l’obiettivo di ridurre gli errori arbitrali e rendere il calcio più giusto. Tra i principali vantaggi c’è la possibilità di correggere decisioni che, a velocità normale, possono sfuggire all’occhio umano. Situazioni come fuorigioco millimetrici, falli da rigore o gol dubbi trovano così una valutazione più accurata, aumentando l’equità delle partite e limitando le polemiche.
Un altro aspetto positivo è la maggiore tutela per i calciatori. Con il supporto tecnologico, falli violenti o condotte antisportive non viste in campo possono essere sanzionate a posteriori, scoraggiando comportamenti scorretti. Questo contribuisce a mantenere il gioco più corretto e rispettoso delle regole.
Dall’altro lato, il VAR non è privo di critiche. Uno dei problemi principali riguarda i tempi di attesa: le interruzioni per le revisioni possono spezzare il ritmo della partita e generare confusione tra giocatori e tifosi. Inoltre, nonostante la tecnologia, resta una componente di interpretazione soggettiva, che può alimentare discussioni anche dopo la revisione.
C’è poi l’impatto emotivo sullo spettacolo. L’immediatezza del gol e l’esplosione di gioia vengono spesso frenate dall’incertezza di un controllo VAR, riducendo la spontaneità delle esultanze. In sintesi, la tecnologia ha reso il calcio più equo, ma allo stesso tempo ha introdotto nuove complessità che ne hanno cambiato il modo di viverlo.
Il contatto tra Frattesi e Matic
Nel match tra Inter e Sassuolo gli ospiti hanno reclamato un rigore per una trattenuta di Frattesi su Matic. La maglia del centrocampista è stata tirata, ma solo per un istante, e la caduta è arrivata dopo un controllo sbagliato. Marinelli ha valutato l’episodio come non sufficiente per assegnare il penalty.
In questi casi il criterio dell’intensità resta fondamentale e, non trattandosi di un errore chiaro, il Var non è intervenuto. Una scelta corretta, che conferma come la tecnologia debba essere di supporto ma non sostituirsi al giudizio arbitrale quando l’episodio è borderline.

L’errore su Dimarco nel finale
Diversa la valutazione sull’episodio che ha coinvolto Dimarco all’ultimo secondo di gioco. Il difensore nerazzurro ha perso tempo in maniera evidente, meritando un secondo cartellino giallo.
Marinelli ha evitato di estrarre il rosso, probabilmente condizionato dalla severità della prima ammonizione, ma il regolamento non lascia margini: la condotta antisportiva va sanzionata. Un errore che pesa sulla gestione complessiva della gara.
