Cittadella, arriva il Palermo. Pandolfi prepara un altro gol: «Rosanero grande squadra. Io ci sono»”

L’edizione odierna de “Il Gazzettino” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà contro il Cittadella e riporta un’intervista a Pandolfi.

Prima di approdare al Cittadella la Serie B l’aveva già scoperta con il Cosenza: diciassette presenze con la squadra calabrese ma zero gol. In maglia granata invece Luca Pandolfi si è sbloccato, trovando il primo sigillo fra i cadetti proprio a Palermo, due mesi fa, nella vittoria all’ultimo respiro. Un gol e una vittoria che hanno dato consapevolezza e forza sia al giocatore e sia al Cittadella, che ha poi inanellato una striscia di otto risultati utili consecutivi (sei successi e due pareggi). Pandolfi è diventato un punto fermo dell’undici di Gorini e sabato al Tombolato, quando sarà di scena proprio la squadra siciliana nella prima giornata del girone di ritorno, si prenota un posto da titolare.

Per riprendere il discorso interrotto prima della sosta: il Cittadella proverà a difendere con i denti l’attuale posizione di classifica. Pandolfi, tra l’altro, sembra proprio esaltarsi quando vede il “rosanero” perché anche quando giocava con la Turris riuscì a bucare il Palermo in pieno recupero, esattamente come è successo a novembre al Barbera. Una rete – di testa – che l’attaccante ricorda con grande piacere: «È stata la mia prima realizzata in Serie B». Impossibile dimenticarsela, quindi. «Senza nulla togliere agli altri due, messi a segno contro Sudtirol e Feralpisalò, il gol fatto a Palermo lo conservo nei miei ricordi con grande piacere. Ci ha permesso di portare a casa un risultato importante, dando continuità alla vittoria della settimana prima ottenuta con il Brescia».

Il Palermo, considerata una delle squadre che lotteranno sino alla fine per la promozione, attualmente insegue i granata, più su in classifica di due lunghezze. La truppa di Corini ha vissuto un mese di dicembre contrassegnato da alti e bassi, e nel mercato di riparazione cercherà di rinforzare la propria rosa. «Momenti così, altalenanti, ci sono per tutti – spiega Pandolfi – Il Palermo però resta una grande squadra, che vale l’alta classifica». Alta classifiche che ha dimostrato di meritare anche il Cittadella, da tutti considerata la sorpresa del campionato. «Non era scontato fare così bene. Ci sono tanti ragazzi nuovi nella nostra rosa, la differenza finora l’ha fatta la continuità nel rendimento, che abbiamo trovato strada facendo».

Pandolfi fuori dal campo è un “comune” papà. «Non mi resta tanto tempo per altro, i miei gol li dedico spesso a Stefania, mia moglie, a Francesco ed Emmanuel, i miei figli, le mie gioie. Casa e famiglia, assieme al calcio, sono le cose più importanti». Cristiano Ronaldo è sempre stato il suo idolo oltre a Morata. «Posso dare il mio contributo in ogni posizione del fronte offensivo, ma più vicino sono alla porta mi sento maggiormente a mio agio». Un sogno nel cassetto l’attaccante ce l’ha: «Giocare a Napoli. Mi rendo conto che è molto difficile possa realizzarsi, ma da napoletano non posso nasconderlo. Al Maradona ci sono stato con la Juve Stabia, in amichevole, e quasi facevo gol da metacampo, in quell’occasione è stato bravo Sirigu».