Caputi: «Con 18 squadre la serie A ha avuto suo periodo migliore»

Il giornalista Massimo Cauti intervistato da “TvPlay.it” ha parlato in merito al campionato di serie A e alla proposta di diminuire le squadre da 20 a 18.

Ecco le sue parole:

«Io vedo due aspetti fondamentali in questo momento. Uno è quello tecnico, quindi per un maggiore equilibrio tecnico e di qualità. Perché è indubbio anche guardando la classifica attuale, ma anche la classifica degli anni passati, tolte le ultime tre, da cui ne togli due e ne lasci una, poi tutte le altre invece sono più agganciate alla parte centrale che non alla parte bassa. Quindi questo sarebbe un miglioramento sotto un aspetto tecnico e di qualità del campionato. Secondo aspetto: con l’aumentare di partite a livello anche internazionale aumentano le partite di Champions League, ci sarà il Mondiale del club del 2025, oltretutto si paventa una Superlega, poi c’è la Supercoppa, la Coppa Italia e siccome abbiamo visto quanto sia complicato recuperare eventuali partite, sarebbe meglio avere meno match, che poi sarebbero quattro in meno, non chissà quante. Certo mi rendo conto che c’è un aspetto economico che tutte quante vogliono essere tutelate, io capisco che bisogna curare l’orticello e gli interessi propri, ma qui non stiamo parlando di un interesse di un singolo parliamo di interesse collettivo. È vero che era un momento completamente diverso, ma il caso vuole che quando passammo dalle 16 alle 18 squadre, in quell’arco di tempo abbiamo vissuto il momento migliore del calcio italiano. Ora non so se e quanto sia coinciso anche con una situazione economica diversa da quella attuale, però è un dato».