Buttato fuori dalla JUVENTUS: “L’ho scoperto dai social” | Lui va… all’Inter
Inter Juve - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Tra Juve e Inter c’è grande rivalità.
I trasferimenti tra Inter e Juventus hanno sempre suscitato clamore, vista la storica rivalità che divide le due tifoserie. Ogni passaggio da una maglia all’altra è stato accolto con polemiche, tradimenti percepiti e tensioni che hanno reso ancora più acceso il Derby d’Italia.
Uno dei casi più celebri risale al 2001 con Edgar Davids. L’olandese, dopo anni da protagonista in bianconero, passò in prestito all’Inter nel 2004. Sebbene la sua esperienza a Milano non fu lunga, il suo trasferimento rimase emblematico di un’epoca in cui non erano rari i movimenti tra le due rivali. Ancora più discusso fu il passaggio di Fabio Cannavaro: il difensore, arrivato a Torino nel 2004, divenne simbolo della Juve campione, alimentando il rancore dei tifosi nerazzurri.
Altro episodio significativo riguarda Zlatan Ibrahimović. Dopo due stagioni da protagonista a Torino, lo svedese si trasferì all’Inter nel 2006, approfittando della retrocessione della Juve in Serie B post-Calciopoli. Quel colpo di mercato segnò una svolta: Ibrahimović fu decisivo nello strapotere interista degli anni successivi, vincendo tre scudetti consecutivi.
Non si può dimenticare il recente caso di Juan Cuadrado. Dopo anni trascorsi a Torino e diversi trofei conquistati con la Juventus, nell’estate 2023 il colombiano ha accettato l’offerta dell’Inter. Un trasferimento che ha fatto discutere e che testimonia come, ancora oggi, ogni movimento di mercato tra i due club resti un affare delicatissimo, capace di alimentare tensioni e accendere il derby più sentito d’Italia.
“Otto anni magici alla Juve”
In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Juan Cuadrado è tornato a parlare del suo addio alla Juventus nell’estate 2023. Oggi al Pisa, dopo le esperienze con Inter e Atalanta, il colombiano ha ricordato con affetto gli anni in bianconero: “Il miglior Cuadrado si è visto a Torino e a Firenze. Sono tifoso della Juve, mia madre vive ancora lì e i miei figli sono nati a Torino. Ho vissuto otto stagioni magiche, vincendo cinque scudetti e diverse coppe. L’unico rimpianto è la finale di Champions persa a Cardiff”.
Un legame profondo con la città e con i tifosi, che per il giocatore resteranno sempre speciali. “Lucas ha sei anni, Lucia nove: Torino resterà per noi casa”, ha sottolineato Cuadrado.

“Addio triste, aspettavo una chiamata”
Il ricordo più amaro è legato alle modalità della separazione. “L’infortunio di De Sciglio aveva aumentato le mie chance, Allegri voleva tenermi e io volevo restare. Poi la dirigenza è cambiata e mentre aspettavo una chiamata ho letto sui social che era finita. Mi sarei aspettato almeno un messaggio privato”, ha spiegato.
Cuadrado ha replicato a chi lo accusa di “cascare” facilmente in campo: “Forse a volte ho accentuato, ma se cado è perché sono stato toccato”.
