Addio Gimenez: scambio in Premier League | Blitz di Tare a Londra per la punta dei Gunners
Gimenez - fonte Facebook - ilovepalermocalcio
L’attaccante potrebbe presto lasciare il Milan.
Le lancette corrono, ma Santiago Gimenez resta fermo. Un quarto di campionato è già alle spalle e l’attaccante rossonero non ha ancora trovato la via del gol in Serie A: 627 minuti, più di dieci ore di gioco senza esultare. Un dato pesante per chi di mestiere fa il centravanti. Da qui a gennaio ci sono otto partite (nove con la Supercoppa), e tra queste il derby, occasione perfetta per invertire la rotta. Perché un attaccante che non tira mai in porta difficilmente può sbloccarsi: e questo è il nodo che pesa sul destino del 24enne messicano.
Gimenez era arrivato al Milan lo scorso gennaio per 28,5 milioni, convinto di poter lasciare il segno. In estate aveva rifiutato la cessione, determinato a prendersi la sua rivincita. Le circostanze lo avevano aiutato: gli infortuni di Leao, Nkunku e Pulisic lo avevano riportato al centro del progetto, tanto da partire titolare in otto delle prime nove gare di campionato. Persino la sua unica panchina, contro la Fiorentina, era stata una scelta strategica. Fin lì, aveva compensato l’assenza di gol con sacrificio e spirito di squadra.
Poi la luce si è spenta. Nelle ultime uscite, contro Pisa e Atalanta, non solo non ha segnato ma ha inciso poco anche nel gioco collettivo. A Bergamo non ha mai tirato in porta, mentre i dati sui duelli e i palloni giocati mostrano una netta flessione. L’unico lampo stagionale resta la rete in Coppa Italia contro il Lecce: l’ultima gioia risale a settembre.
Il Milan lo aveva scelto per il suo pedigree da bomber: 65 gol in 105 partite col Feyenoord, 23 nella sola Eredivisie 2023-24. Ma il tempo stringe. Senza segnali concreti entro gennaio, il club potrebbe tornare sul mercato per cercare un profilo più adatto al gioco di Max. Per ora l’allenatore lo difende: «Gimenez ha sempre segnato e lo farà anche qui». Ma se i gol non arriveranno presto, il tempo per Santi rischia davvero di scadere.
Jesus, occasione o rischio per il Milan
Gabriel Jesus vive un momento complicato all’Arsenal: ancora a zero presenze in Premier League, il brasiliano è stato scavalcato da Sesko nelle gerarchie di Arteta. Una situazione sorprendente per un giocatore che, fino a pochi mesi fa, rappresentava una certezza nell’attacco dei Gunners.
A 27 anni, però, l’ex Manchester City resta un profilo di assoluto valore, con esperienza internazionale e qualità tecniche in grado di alzare il livello di qualunque reparto offensivo.

L’ipotesi rossonera e i nodi economici
Il Milan, deluso dal rendimento di Gimenez, potrebbe valutare l’idea di un affondo su Jesus, alla ricerca di un centravanti già pronto e capace di garantire gol immediati. Il costo del cartellino non sarebbe proibitivo, ma l’ostacolo principale resta l’ingaggio: 13 milioni di euro a stagione, cifra molto distante dai parametri rossoneri.
Servirebbe quindi un grande sforzo economico – o un prestito con contributo dell’Arsenal – per rendere l’operazione sostenibile. Tuttavia, se l’attaccante dovesse accettare di rilanciarsi in Serie A, Milano potrebbe offrirgli la ribalta ideale per ripartire e, allo stesso tempo, dare al club una soluzione concreta per voltare pagina dopo le delusioni firmate Gimenez.
