Giornale di Sicilia: “Palermo, guai e squalifiche. La difesa è in emergenza”

PALERMO – Il Palermo rischia di presentarsi alla sfida di sabato contro il Padova con una difesa in piena emergenza. Come riporta Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, le condizioni di Pierozzi e Bereszynski tengono in sospeso le scelte di Inzaghi in vista dell’ultima gara del 2025. Entrambi sono in dubbio e verranno valutati fino all’ultimo allenamento, in un contesto già fortemente condizionato dalle assenze certe di Bani e Diakité, fermati dal giudice sportivo dopo la trasferta di Avellino.

Una situazione delicata, sottolinea Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, perché priva il tecnico rosanero di elementi importanti, seppur con ruoli diversi all’interno delle rotazioni, riducendo drasticamente le alternative disponibili nel reparto arretrato. Pierozzi è alle prese con un affaticamento muscolare accusato nel primo tempo della gara contro la Sampdoria, problema che aveva già consigliato allo staff medico di escluderlo in via precauzionale dalla trasferta campana. Le sue condizioni vengono monitorate giorno dopo giorno per evitare ricadute in una fase cruciale della stagione.

Diversa, ma altrettanto insidiosa, la situazione di Bereszynski. Il difensore polacco era partito regolarmente con la squadra per Avellino, salvo poi restare in panchina al Partenio. Un’assenza inattesa, che segnala una criticità emersa a ridosso del match e che ora necessita di un controllo costante, come evidenzia ancora Massimiliano Radicini sulle colonne del Giornale di Sicilia.

Se nessuno dei due dovesse recuperare, Inzaghi si ritroverebbe con appena tre difensori di ruolo a disposizione: Peda, Ceccaroni e Veroli. Un numero estremamente ridotto che impone riflessioni non solo quantitative ma anche funzionali. Ceccaroni e Veroli, infatti, sono entrambi mancini e naturalmente orientati sul centrosinistra della linea, una combinazione che limita le soluzioni e può incidere sull’equilibrio complessivo del reparto, soprattutto in fase di impostazione e copertura preventiva.

Il sistema di riferimento resta la difesa a tre, pilastro del Palermo di Inzaghi, che finora ha garantito solidità e identità tattica. Rinunciarvi non rientra nelle abitudini del tecnico, ma l’emergenza potrebbe imporre adattamenti. Recuperare almeno uno tra Pierozzi e Bereszynski consentirebbe di ampliare le opzioni; in caso contrario, sarà necessario fare di necessità virtù. La prima soluzione porterebbe a una linea composta dai “superstiti”, con Ceccaroni centrale, Veroli sul centrosinistra e Peda braccetto di destra, assetto già visto nei minuti finali di Avellino. Un’alternativa potrebbe essere l’arretramento di Blin, ipotesi però mai particolarmente gradita a Inzaghi, come ricorda Massimiliano Radicini del Giornale di Sicilia.

Il contesto, inoltre, aggiunge ulteriore pressione. Il Padova torna al “Barbera” a quattro anni dalla finale playoff di Serie C che valse la promozione in Serie B, un precedente carico di significato ma che non concede margini di distrazione. Chiudere il 2025 con una prova solida, nonostante le difficoltà, avrebbe un valore che va oltre il risultato, rafforzando fiducia e identità del progetto tecnico. Per Inzaghi e per il Palermo, conclude Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, la sfida di sabato diventa un vero test di maturità e gestione dell’emergenza.