Avellino, Ignoffo: «In Serie B basta un nulla per essere in pericolo. Palermo…»

L’Avellino «sta rispettando i suoi obiettivi», ma in Serie B «bisogna stare sempre molto attenti perché basta un nulla per essere in pericolo». Giovanni Ignoffo fotografa così il momento dei lupi nell’intervista concessa a Titti Festa per Il Mattino di Avellino, offrendo una lettura lucida e senza forzature del campionato.

La sconfitta di Catanzaro ha lasciato amarezza, ma la classifica resta in equilibrio, con l’Avellino a due punti dai playoff e cinque dai playout. «Credo che rispecchi il campionato dei lupi però stare tranquilli è impossibile. La B è stranissima: basta qualche risultato negativo per essere risucchiati nella zona calda e pericolosa, ed ovviamente basta anche poco per trovarsi nei playoff». Parole riportate da Il Mattino di Avellino a firma di Titti Festa, che sottolineano la necessità di restare equilibrati e di pensare «una partita alla volta», imparando «dagli errori del passato».

Ignoffo difende anche il lavoro di Raffaele Biancolino, spesso messo in discussione per la giovane età. «Penso sia una stupidaggine», afferma senza mezzi termini. «In Italia c’è la moda di mettere il marchio addosso agli allenatori ma sono solo il campo e i risultati a dire la verità». Nell’intervista a Titti Festa per Il Mattino di Avellino, Ignoffo ricorda la promozione conquistata dal tecnico e sottolinea come «non conta essere giovane ed esordiente, contano le qualità, i principi che si danno alla squadra».

Sul piano tattico, l’ex difensore non entra nella diatriba sui moduli. «Non è questione di moduli. Nel calcio moderno contano poco», spiega, ribadendo che ciò che fa la differenza sono i principi di gioco. Nell’analisi concessa a Il Mattino di Avellino, Ignoffo evidenzia una maggiore attenzione nella fase difensiva e indica in Simic «un leader di fatto», capace di far crescere anche i compagni di reparto.

Il tema dei gol resta centrale. «In B il rischio di perdere le partite se non fai gol è alto», osserva Ignoffo, confidando nel lavoro dello staff tecnico per trovare le soluzioni giuste. Su Tutino, l’ex calciatore è chiaro: «Io conosco due volti di Tutino… per capire come sarà quello di Avellino bisogna ancora aspettare».

Infine, uno sguardo alla sfida contro il Palermo. «Una squadra in fiducia», la definisce Ignoffo nell’intervista a Titti Festa per Il Mattino di Avellino, riconoscendo il valore della rosa rosanero e il lavoro di Inzaghi. «Secondo me vedremo un Avellino più aggressivo che tenterà il tutto per tutto per riscattarsi dal passo falso di Catanzaro mentre il Palermo, reduce da tre vittorie, non vuole certo fermarsi ora».