DAZN, proposta shock alla Serie A: la ricostruzione de “Il Fatto Quotidiano” tra paure e scenari inquietanti

Secondo quanto riportato da Lorenzo Vendemiale su “Il Fatto Quotidiano”, il clima attorno a DAZN continua a essere teso. La piattaforma streaming «ha pagato e sta pagando», scrive il quotidiano, ma tra i presidenti di Serie A serpeggia una domanda che nessuno osa ignorare: pagherà sempre, fino all’ultimo centesimo?

Come spiega ancora “Il Fatto Quotidiano”, l’ipotesi che ha scatenato una vera psicosi riguarda una proposta definita “bislacca”: far entrare la Serie A nel capitale di DAZN. Un’idea che, per il giornale, assume i contorni di una «suggestione quasi indecente», difficilmente realizzabile ma sufficiente a mettere in allarme i vertici dei club.

Il timore dei presidenti: il precedente della Francia

Le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis, riportate da “Il Fatto Quotidiano”, riassumono lo stato d’animo generale:
«Se DAZN ci abbandona come ha fatto in Francia, siamo tutti nei guai».

Un timore accentuato dal fatto che quei 700 milioni l’anno rappresentano l’ossatura economica dell’intero movimento. Finché DAZN regge, i club respirano. Se traballa, trema tutto il sistema.

DAZN, società in ripresa ma ancora fragile

Nell’analisi di Vendemiale per “Il Fatto Quotidiano”, la piattaforma risulta «convalescente»: l’uscita dalla partnership con TIM, gli aumenti di prezzo e la conseguente fuga degli abbonati avevano portato a un crollo evidente. Ora, però, la curva è risalita:

+12,5 milioni di telespettatori complessivi in stagione

circa un milione in più a giornata rispetto al 2024/2025

2 milioni di clienti stimati, dopo aver toccato un minimo di 1,7 milioni

Un segnale positivo, ma non sufficiente: secondo “Il Fatto Quotidiano”, DAZN è ancora lontana dal diventare profittevole, anche perché molti abbonati non pagano il prezzo pieno e la revenue share con la Lega «non è mai scattata».

La proposta indecente: congelare una parte dei diritti TV

Il punto più delicato dell’inchiesta di Vendemiale è chiaro:
DAZN avrebbe proposto alla Serie A non solo di entrare nel capitale, ma soprattutto di congelare una fetta dei diritti TV, restituendola in azioni al momento della quotazione in Borsa del 2027.

Secondo “Il Fatto Quotidiano”, ciò equivarrebbe «di fatto a non pagare una rata del contratto», pari a circa il 10% annuo. È il primo vero segnale che, anche solo in via teorica, mette sul tavolo la possibilità di un pagamento alternativo rispetto al denaro.

Ostacoli tecnici e scenari possibili

Come evidenzia ancora “Il Fatto Quotidiano”, i problemi sarebbero enormi:

valutazione delle quote troppo anticipata

difficoltà nel determinare a chi verrebbero assegnate

club della stagione attuale diversi da quelli del 2027

rischio di crollo del titolo se i presidenti vendessero subito le azioni

E soprattutto: i club vogliono soldi subito, non quote.

Il vero timore: un congelamento improvviso dei pagamenti

Il pezzo de “Il Fatto Quotidiano” ricorda casi già accaduti: in Belgio, Francia e addirittura in Australia, broadcaster internazionali hanno interrotto unilateralmente i trasferimenti economici.

La Serie A non sarebbe indifesa dal punto di vista legale, ma la battaglia sarebbe devastante: «Sarebbe lo scenario apocalittico evocato da De Laurentiis», scrive Vendemiale.

Come sintetizza Lorenzo Vendemiale su “Il Fatto Quotidiano”, DAZN resta un partner essenziale ma allo stesso tempo percepito come non completamente affidabile. Anche se la proposta sembra oggi difficilmente realizzabile, l’idea stessa che sia stata ventilata accende l’ansia nel sistema calcio italiano.

Tra soci (ipotesi remota) o semplici partner, la verità è che il futuro della Serie A dipende da DAZN, e forse – conclude il quotidiano – è proprio questo il vero problema.