Ruocco: «Il Venezia è la più forte: e in attacco Mancuso e Coda sono due macchine da gol»
Come riportato dall’intervista pubblicata sulla Gazzetta dello Sport, Francesco Ruocco sta vivendo la stagione della sua consacrazione. L’attaccante del Mantova, 24 anni, sta decidendo partite e regalando punti pesanti alla squadra di Possanzini, dopo una gavetta lunga e mai scontata.
Ruocco arriva al colloquio con la Gazzetta dello Sport con la stessa semplicità che mostra in campo. «Il gol più bello? Quello di Genova. Uno stadio pazzesco, è un ricordo che mi porterò dietro tutta la vita», racconta. Quattro reti nelle ultime cinque gare – contro Südtirol, Samp, Padova e Spezia – lo hanno trasformato in un’arma decisiva.
La sua storia parte da lontano: «A dieci anni sono andato via da Napoli per Brescia, con mia madre. Botturi mi ha ripreso in Primavera, gli devo tanto». Poi la ripartenza in Sardegna: «Sassari è tutto. Alla Torres sono rinato, lì ho conosciuto mia moglie Alessia e Diego».
Oggi Possanzini lo schiera esterno sinistro a piede invertito: «Il primo anno soffrivo l’ansia, adesso gioco leggero e faccio ciò che chiede il mister».
Il cuore però resta napoletano: «Maradona è dio. Da ragazzino amavo Lavezzi, oggi mi piace tantissimo McTominay». E soprattutto resta forte il legame con Lorenzo Lucca: «È un amico vero. Non è cambiato: non è uno di quelli che arriva in alto e si trasforma».
Ruocco non si nasconde davanti a domande dirette. Sulla Serie A dice: «Certo che ci penso. E un giorno mi piacerebbe giocare per il Napoli. Ma ora pensiamo a salvarci: in A ogni errore lo paghi».
Poi, senza esitazioni, risponde su quali siano oggi la squadra e l’attaccante più forti della Serie B: «La più forte è il Venezia. E davanti, Mancuso e Coda sono due macchine da gol, giocatori intelligenti e completi». Per i difensori, invece, nessun dubbio: «Zanon della Carrarese è il più fastidioso».
Un Mantova unito, un giocatore in crescita e un ragazzo semplice che sta trasformando sacrifici in risultati: Ruocco continua a correre. E adesso tutta la B inizia a inseguirlo.
