Escl. Ardizzone: «Palermo favorito sull’Entella. Il taekwondo di Cosenza e il segretario chiuso nel frigo…»
“Palermo ed Entella sono due squadre molto importanti per me. I rosanero mi hanno lanciato nel calcio che conta, grazie all’anno vissuto in prima squadra e all’esordio in Europa League. A Chiavari ho ottenuto una promozione in Serie B, giocando poi in questa categoria e scrivendo pagine importanti nella storia del club. I tre anni con l’Entella sono stati molto belli per me”. Queste le riflessioni ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com di Francesco Ardizzone, doppio ex della sfida tra Virtus Entella e Palermo, in programma nel prossimo turno del campionato di Serie B.
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Lo spessore tecnico del Palermo può portarlo a essere favorito, nonostante stia viaggiando con il freno a mano tirato nelle ultime uscite?
«Il Palermo quest’anno partirà spesso da squadra favorita, ma giocare a Chiavari non è mai semplice. L’Entella è partito bene, ma i rosanero possono contare su giocatori importanti e sono sicuro che faranno di tutto per risollevarsi da questo momento delicato. Il Palermo può e deve tornare in Serie A».
Nella sconfitta contro la Juve Stabia il suo ex compagno Bani non ha brillato. Che ricordo ha di lui e quanto può pesare in uno spogliatoio avere un giocatore così?
«Con Bani abbiamo condiviso l’esperienza alla Reggina prima e alla Pro Vercelli poi. Con lui ho un rapporto bellissimo che va anche al di là del calcio. Stiamo parlando di un giocatore che vanta tanti anni di esperienza in Serie A, un vero e proprio leader. A Castellammare tutta la squadra non ha girato nel verso giusto e le sue condizioni non erano perfette, essendo tornato da un infortunio. Bani non si discute sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo umano».
Losanna-Palermo 0-1 di Europa League ha segnato il suo esordio in prima squadra. Cosa ricorda di quella partita?
«Fare l’esordio in prima squadra dopo aver fatto la trafila delle giovanili è sempre qualcosa di importante che ti resta dentro. Ricordo il freddo, con la temperatura sotto zero, e la corsa in campo quando mister Rossi mi fece entrare al posto di Nocerino. Arrivò anche la vittoria, in quella che fu per noi una bellissima giornata».
Quando giocava nel Lecco, dopo una sconfitta proprio contro il Palermo, il suo presidente di allora, Di Nunno, sparò a zero contro voi giocatori, chiedendo di mettere sotto controllo i vostri cellulari. Cosa significarono per lei queste parole?
«Mi ha fatto male perché sono state delle frasi forti, anche se vanno contestualizzate con la persona che ha espresso quei concetti. Sappiamo tutti che il presidente Di Nunno è sempre stato da una parte molto focoso, ma dall’altra ha sempre mantenuto tutti gli impegni con la squadra. È sempre stato molto affettuoso con noi e non sono mancate le risate nello spogliatoio. Conservo un bel ricordo di lui».
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Da palermitano che vive lontano da casa, come vive i fatti di cronaca che hanno macchiato di sangue la sua città nelle ultime settimane?
«Sono episodi che lasciano l’amaro in bocca in generale, a prescindere da dove avvengano, ma quando si verificano chiaramente nella città nella quale sei nato e cresciuto fa ancora più male. Sono cose che non dovrebbero succedere, ma sarebbe sbagliato ricondurre questo spiacevole fenomeno solo al Sud Italia. È un discorso culturale e non territoriale, e mi auguro che quanto prima tutto possa tornare alla normalità».
Tra i vari episodi vissuti nella sua carriera e nelle varie piazze nelle quali ha giocato, quale ricorda in maniera particolare e con simpatia?
«Sono tanti gli episodi e non tutti si possono raccontare senza censura (ride, ndr). Ricordo, in occasione della promozione in Serie B con la Pro Vercelli, un episodio che ancora oggi mi fa sorridere. Eravamo chiaramente molto euforici nello spogliatoio e il mio compagno Francesco Cosenza ricordo che stese con una mossa di taekwondo il nostro segretario, facendolo praticamente svenire. Subito dopo svuotò totalmente un frigorifero che avevamo nello spogliatoio, chiudendogli dentro il segretario stesso. In quell’occasione c’era anche Bani che probabilmente ricorderà questo episodio».
Chi va in Serie A secondo lei?
«Dico chiaramente il Palermo e poi vedo bene Monza e Modena».
Per chi tiferà in occasione di Entella-Palermo?
«Non me ne vogliano i tifosi dell’Entella, ma il mio cuore tende inevitabilmente verso i colori rosanero. Per il resto, spero che l’Entella possa centrare l’obiettivo salvezza che, a mio avviso, è alla sua portata».
