Follia in Campionato: calciatore MINACCIATO con una pistola | E’ un nazionale azzurro
Nazionale - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Un fatto gravissimo e ancora tutto da chiarire.
Oggi è percepita una maggiore facilità nell’accesso alle armi, in particolare alle pistole, rispetto al passato. In molti paesi la combinazione di mercati legali con normative frammentarie e canali non regolamentati rende più semplice per soggetti determinati entrare in possesso di un’arma. Questa percezione è rafforzata dalla diffusione di informazioni e dalla circolazione secondaria di armi già immatricolate.
Un fattore chiave è la varietà delle vie d’acquisto: procedure amministrative diverse tra giurisdizioni, trasferimenti privati non sempre controllati e lacune nei controlli rendono il sistema vulnerabile. Anche la domanda di pistole per autodifesa o per collezionismo alimenta scambi che, quando non adeguatamente regolati, finiscono per sfociare in canali clandestini. Questo crea un mercato grigio difficile da monitorare.
Le conseguenze sono concrete: aumento degli episodi di violenza armata, difficoltà di tracciamento delle armi impiegate nei reati e pressione sulle forze dell’ordine. Le pistole, per la loro compattezza e facilità d’uso, sono spesso protagoniste di questi fenomeni, con effetti drammatici sulle comunità più vulnerabili e su chi quotidianamente lavora per la sicurezza pubblica.
Più che dettagli su come reperirle, è utile ragionare sulle contromisure: standardizzare e rafforzare i controlli, migliorare la tracciabilità, chiudere le lacune nelle vendite private, potenziare cooperazione internazionale e iniziative di prevenzione sociale. Solo un approccio multilivello può ridurre l’accessibilità indebita e limitare i danni derivanti dalla diffusione incontrollata delle armi.
Minacce shock in Premier League
Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese The Times, un calciatore della Premier League sarebbe stato minacciato con una pistola da un agente sportivo in una strada del nord di Londra. L’uomo, un giovane procuratore di circa trent’anni, appartiene a una nota agenzia internazionale che gestisce numerosi calciatori di alto livello. L’episodio ha scosso il mondo del calcio britannico, aprendo un inquietante capitolo sui rapporti tra atleti e agenti.
L’agente è stato fermato e interrogato con le accuse di estorsione, possesso illegale di armi da fuoco e guida senza patente. Dopo l’arresto, è stato rilasciato dietro pagamento di una cauzione, ma le indagini della polizia londinese proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda e stabilire eventuali responsabilità.

Il nome di Udogie coinvolto indirettamente
Secondo quanto appreso da TuttoMercatoWeb.com, il calciatore minacciato sarebbe Destiny Udogie, difensore del Tottenham e della Nazionale italiana. In passato il giocatore, cresciuto nell’Udinese, aveva avuto contatti con diversi agenti prima di scegliere il suo attuale procuratore. Il giovane manager coinvolto sembrerebbe non aver accettato quel rifiuto, reagendo in modo violento.
Le autorità britanniche continuano a indagare, mentre l’intero ambiente calcistico osserva con attenzione un caso che mette in luce il lato oscuro del business del calcio moderno.
