Repubblica: “Sfida a distanza tra ex. Palumbo e Di Mariano quanta voglia di rivincita”

Potevano affrontarsi con le maglie invertite, invece si ritroveranno da avversari nella sfida che vale il primo posto in Serie B. Come scrive Valerio Tripi su Repubblica Palermo, Antonio Palumbo e Francesco Di Mariano sono il simbolo di un incrocio di destini che unisce le ambizioni di Palermo e Modena.

Fino a cinque mesi fa erano due colonne delle rispettive squadre: Di Mariano in rosanero, Palumbo in gialloblù. Poi lo scambio che ha cambiato tutto: l’attaccante palermitano è finito a Modena come contropartita tecnica nell’operazione che ha portato Palumbo in Sicilia, con un conguaglio da 2,3 milioni di euro a favore del club emiliano.

L’impatto di Di Mariano a Modena

A Modena, spiega Tripi su Repubblica Palermo, l’arrivo di Di Mariano era stato accolto con scetticismo. In pochi lo consideravano un vero rinforzo, ma il campo ha ribaltato i giudizi: cinque presenze da titolare, due da subentrato, due assist e un impatto decisivo nella partenza sprint dei canarini, primi in classifica dopo sette giornate.

C’è tanto del suo contributo nel primato del Modena, che domenica cercherà di difendere davanti ai 30 mila tifosi del Barbera.

La crescita di Palumbo a Palermo

Dall’altra parte, il Palermo ha dovuto attendere per scoprire tutto il potenziale di Palumbo. Il lungo negoziato di mercato ha fatto sì che il centrocampista arrivasse a preparazione già iniziata, ma fin dalle prime apparizioni ha mostrato qualità e leadership.

Come ricorda ancora Tripi su Repubblica Palermo, l’ex Modena ha illuminato la manovra nella vittoria di Bolzano servendo l’assist a Pohjanpalo e si è confermato migliore in campo nell’ultima trasferta di La Spezia. In sei presenze (tre da titolare) ha già collezionato un assist e conquistato la fiducia totale di Inzaghi, che lo considera centrale nel suo progetto tecnico.

I numeri del passato e la promessa mancata

Chi ha fatto l’affare? La risposta, scrive Repubblica Palermo, arriverà dal campo. Di Mariano, in tre stagioni con la maglia rosanero, ha giocato 79 partite, segnando 5 gol e firmando 10 assist, ma senza riuscire a centrare la Serie A, il sogno che aveva promesso allo zio Totò Schillaci.

Palumbo, invece, ha lasciato l’Emilia da miglior centrocampista della Serie B 2023/24, con 9 gol e 10 assist solo nell’ultima stagione. In due anni a Modena ha totalizzato 73 presenze, 16 reti e 14 assist, numeri che spiegano perché il Palermo abbia deciso di investire su di lui per alzare il livello della squadra.

Domenica la resa dei conti

Domenica al “Barbera” il destino li rimetterà uno di fronte all’altro. Un confronto che, come scrive Valerio Tripi su Repubblica Palermo, vale più dei tre punti: è la prova del nove per due giocatori che, pur scambiandosi le maglie, stanno dimostrando di poter essere protagonisti assoluti nel campionato cadetto.