Udine, scontri durante Italia–Israele: feriti un carabiniere e un giornalista
Serata di alta tensione a Udine, dove la partita tra Italia e Israele, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, è stata accompagnata da violenti scontri nel centro città.
Tutto è iniziato intorno alle 20:30, quando il corteo pro Palestina giunto in piazza Primo Maggio si è sciolto dopo momenti di tensione con le forze dell’ordine. Una parte dei manifestanti, molti dei quali a volto coperto, ha iniziato a lanciare sassi, bottiglie e transenne contro i blindati della polizia, che ha risposto con lacrimogeni e idranti per disperdere la folla.
Durante gli scontri, un giornalista è rimasto ferito alla testa da un oggetto contundente, riportando un trauma cranico. È stato soccorso sul posto e trasportato d’urgenza in ospedale: le sue condizioni sono serie, ma non sarebbe in pericolo di vita. Ferito anche un carabiniere, colpito durante i momenti più concitati.
Il questore di Udine, Pasquale Antonio De Lorenzo, ha dichiarato che le forze dell’ordine hanno dovuto effettuare “cariche di alleggerimento per riguadagnare il controllo della piazza”. Secondo le prime ricostruzioni, tra i manifestanti si sarebbero infiltrati gruppi organizzati, anche provenienti dai Balcani, e un piccolo nucleo di black bloc, poi allontanato dallo stesso servizio d’ordine del corteo tra gli applausi dei presenti.
Poco dopo le 22:00, la situazione in centro è tornata parzialmente sotto controllo, con la piazza sgomberata e le strade presidiate dalle forze dell’ordine. Resta alta l’attenzione in città, dopo una serata che ha trasformato la vigilia di un evento sportivo in un momento di tensione e scontri urbani.
