Giornale di Sicilia: “Palermo, i cambi non pagano. Ma la solidità è intatta”
Il cambio di modulo non ha portato i frutti sperati. Contro il Venezia, il Palermo di Filippo Inzaghi ha scelto il 3-5-2 al posto del consueto 3-4-2-1, ma l’esperimento non ha funzionato in termini di produzione offensiva. Come evidenzia Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, i rosanero hanno mostrato solidità difensiva ma hanno prodotto appena tre conclusioni, nessuna nella ripresa.
Le defezioni in mediana hanno spinto Inzaghi a lanciare dal primo minuto Giovane e Blin, entrambi alla prima da titolari in campionato. Una scelta che, sottolinea il Giornale di Sicilia, non ha garantito la qualità necessaria per scardinare il muro lagunare. L’assenza di Palumbo e Ranocchia ha pesato nella costruzione del gioco: «Senza i due interpreti più creativi, il Palermo ha pagato in fase di impostazione» scrive Arena.
Il tecnico ha mantenuto il 3-5-2 anche dopo l’uscita di Giovane al 60’, preferendo inserire Gomes piuttosto che un trequartista. Una scelta di copertura che ha finito per ridurre ulteriormente la pericolosità offensiva. «La difficile connessione tra centrocampo e attacco è stata evidente» annota ancora il Giornale di Sicilia.
Anche i cambi non hanno inciso: Peda, Gyasi, Gomes e Le Douaron non hanno dato il cambio di passo atteso, mentre l’ingresso di Bereszynski al posto di Diakité negli ultimi minuti non ha spostato gli equilibri. Un campanello d’allarme riguarda l’approccio ai finali di gara: dopo l’exploit col Bari, nelle ultime due partite il Palermo ha abbassato il baricentro cercando di contenere più che proporre.
Arena conclude sul Giornale di Sicilia che la sosta potrà restituire energie, ma prima ci sarà l’ostica trasferta di Spezia: dopo due pareggi consecutivi e il terzo posto in classifica, «lo spazio per gli esperimenti sarà estremamente ridotto».
