Venezia, Antonelli: «Progetto ambizioso e sostenibile. Stroppa tecnico giusto per esaltare i nostri giovani»

Vigilia insolita in casa Venezia: al posto di mister Stroppa, è stato il General Manager Filippo Antonelli a presentare la gara del Penzo contro il Cesena, cogliendo l’occasione anche per fare il punto sul mercato.

«Il Venezia ha un progetto ambizioso – ha dichiarato Antonelli – e abbiamo voluto regalare anche quest’anno una squadra competitiva per i nostri obiettivi. La sfida non si basa solo sui sogni ma sugli equilibri economici e sulla sostenibilità. Non è facile, ma siamo animati da motivazione pura. Ancora una volta saremo uniti come squadra, tifosi e stampa: l’unione sarà il nostro superpotere».

Il mercato e le scelte

«Abbiamo affrontato il mercato con programmazione e condivisione con la proprietà e con Stroppa – ha spiegato Antonelli –. Penso che abbiamo costruito una squadra competitiva per tutto il campionato, esaltata da un tecnico esperto e ambizioso. La rosa è la quarta più giovane della Serie B e dovrà affrontare la stagione con fame e insaziabilità. Non ci sentiamo favoriti: i complimenti non bastano, la B è una maratona».

Sul fronte cessioni, Antonelli ha sottolineato: «Il Venezia non è stata terra di conquista per nessuno. I ragazzi andati via hanno generato valore e lo hanno fatto quando lo abbiamo deciso noi e alle nostre condizioni. Chi è rimasto lo ha fatto perché legato al progetto e convinto della nostra visione».

Alla domanda su eventuali rimpianti: «Rimpianti no, qualche opportunità l’abbiamo provata a cogliere ma la sostenibilità ci ha portato a rinunciare. Il mercato durante le partite non aiuta, spero che le regole cambino».

Rinnovi e rosa

Antonelli ha chiarito la situazione dei contratti: «Abbiamo in scadenza Busio, Lella, Svoboda, Haps, Grandi e Sverko. Stiamo trattando con gli agenti, entro gennaio le affronteremo tutte. Non vogliamo ripetere la situazione di Zampano».

Sul fronte rosa: «Penso che il gruppo sia competitivo. Non abbiamo trattenuto nessuno per forza. Due giocatori sono stati venduti, due sono andati in prestito in Serie A, con l’auspicio che generino plusvalore».

Sul vice Oristanio: «È una valutazione che farà il mister, se a gennaio ci sarà bisogno interverremo. La rosa ha comunque tutto per esprimersi».

I singoli e gli addii eccellenti

Antonelli ha commentato anche i movimenti più delicati: «Idzes e Nicolussi Caviglia avevano espresso la volontà di andare in Serie A, davanti a offerte importanti. Con Nicolussi Caviglia abbiamo rifiutato il Milan a gennaio, poi è arrivata la Fiorentina. Non trattenere il ragazzo davanti a certe proposte era difficile. Abbiamo battagliato per ottenere il massimo e abbiamo accettato alle nostre condizioni».

Su Felici: «Con il Cagliari eravamo quasi arrivati a un accordo, ma poi non c’è stato il tempo. Non c’è stato nessun litigio. Non cambia il mio pensiero sulla rosa».

Con un sorriso, Antonelli ha chiuso: «Mi dicono che porto fortuna: Shomurodov ha cominciato a segnare, Felici si è sbloccato, Gattuso è tornato in nazionale. Forse so riconoscere le buone opportunità».