UFFICIALE, FUORI LISTA UEFA: l’azzurro è escluso dal c.t. | Con Gattuso non è scattato il feeling

Gattuso

Gattuso - fonte lapresse - ilovepalermocalcio

Giocare nei club è fondamentale per essere convocati in nazionale.

La convocazione in nazionale rappresenta il sogno di ogni calciatore, ma raggiungerla diventa estremamente complicato quando non si gioca con continuità nel proprio club. I commissari tecnici, infatti, valutano non solo il talento individuale, ma anche la condizione fisica e il ritmo partita, elementi che difficilmente si mantengono stando a lungo in panchina. Senza minuti nelle gambe, diventa arduo competere con chi scende in campo ogni settimana.

Il problema riguarda in particolare i giovani e i calciatori che militano in squadre di alto livello, dove la concorrenza interna è spietata. Un talento può essere riconosciuto come potenziale uomo da nazionale, ma se non riesce a ritagliarsi spazio nel club, la sua crescita rallenta e la chiamata rischia di sfumare. Non a caso, molti scelgono di trasferirsi in club minori pur di giocare con continuità e non perdere le occasioni in azzurro.

Dal punto di vista dei CT, puntare su chi non ha ritmo partita è un rischio. Inserire in nazionale un giocatore poco utilizzato dal club significa trovarsi con un atleta brillante sul piano tecnico, ma non al massimo della condizione atletica. In competizioni ravvicinate come Europei o Mondiali, questo può diventare un handicap pesante.

Ecco perché la continuità nei club resta la chiave per la convocazione. Le nazionali vogliono calciatori pronti, abituati alla pressione e rodati dalla competizione settimanale. Senza spazio nelle proprie squadre, anche i talenti più promettenti rischiano di restare ai margini del giro della nazionale.

Tra esclusioni e rifiuti

Non sono settimane semplici per Federico Chiesa, escluso dalla lista UEFA del Liverpool per la fase a gironi di Champions League. Una decisione che avrebbe potuto minarne la fiducia, ma l’attaccante ha scelto di restare fermo sulle proprie convinzioni. Nonostante le difficoltà, ha detto ancora no alle offerte arrivate dall’estero, mantenendo la barra dritta sulla sua esperienza in Premier League.

Il Besiktas e alcuni club della Saudi Pro League hanno provato a inserirsi, sperando che l’esclusione europea lo spingesse a cambiare idea. Ma Chiesa ha respinto le avances, deciso a giocarsi le sue carte in Inghilterra. La volontà di non lasciare Liverpool dimostra carattere, anche se la sua situazione resta complessa: senza Champions, i riflettori internazionali si affievoliscono.

Chiesa
Chiesa – fonte lapressee – ilovepalermocalcio

Fatica anche in nazionale

Non solo in Premier, però, Chiesa sta vivendo momenti difficili. Anche con l’Italia la convocazione non è più scontata: la concorrenza è alta e il minutaggio ridotto rischia di pesare nelle scelte del CT. Un tempo punto fermo degli Azzurri, oggi deve riconquistare la fiducia attraverso prestazioni convincenti e continuità.

Il gol al Bournemouth da subentrato è un segnale incoraggiante, ma serve di più per rilanciarsi. Chiesa sa che restare fuori dalle liste prestigiose e dover inseguire spazio in nazionale non è la dimensione che gli appartiene. Ritrovare fiducia e condizione diventa, quindi, l’unica via per non trasformare le scelte dell’estate in rimpianti.