FURIA GASPERINI: batosta e addio alla Roma | Se ne va con effetto immediato

Gian Piero Gasperini si dispera

Gian Piero Gasperini si dispera (foto LaPresse) - Ilovepalermocalcio.com

Non tutto tranquillo nello spogliatoio dopo l’ultimo pesante ko contro l’Aston Villa: cosa ci si aspetta dal club giallorosso

Il tempo, adesso, è davvero poco, prima dei primi impegni ufficiali. In Serie A i tifosi corrono veloce – dopo quelle che sono state le emozioni del Mondiale per club – verso il primo weekend di calcio “vero”. E fra dubbi e ambizioni dei vari club, negli ultimi giorni è da tenere sott’occhio la situazione della Roma della prima gestione Gasp.

I motivi sono parecchi, ma primo fra tutti quello che tira in ballo proprio quella che sarebbe la gran voglia di stupire dei giallorossi, una fra le squadre con ambizioni più alte in vista della nuova stagione. I dubbi, tuttavia, continuano ad aumentare, dopo che la squadra s’è trovata a fare i conti con una battuta d’arresto parecchio pesante nel test contro l’Aston Villa. A Birmingham, lo ricordiamo, è finita 4-0 per gli inglesi, un risultato che ha lasciato l’ambiente giallorosso a dir poco “scosso”. Ed anceh la tifoseria, parecchio delusa dalla prestazione, ha iniziato a chiedere cessioni eccellenti: nel mirino soprattutto Dovbyk e Pellegrini, finiti sotto accusa per scarso impegno.

Non c’è molto da dire sul match, che in definitiva ha mostrato una Roma in grande difficoltà nel contenere le folate offensive avversarie e poco lucida nella costruzione del gioco. Nonostante ciò, in tanti hanno ricordato che si tratta pur sempre di calcio estivo e che i risultati vanno contestualizzati. La preparazione fisica intensa di queste settimane ha probabilmente pesato sulle gambe dei giallorossi, cosa che, però, non è accaduta all’Aston Villa. Ritmo partita più alto, con l’inizio della Premier league altrettanto vicino.

Le parole dell’allenatore nel post gara sono state chiare: “Abbiamo affrontato una squadra molto forte”, ha detto Gasperini, che, tuttavia, ha poi ammesso che “i gol subiti anche a squadra schierata hanno evidenziato numerose lacune da correggere”.

Quanti punti critici, dall’analisi della gara

Oltre al risultato, l’amichevole ha offerto spunti importanti sul piano tattico e individuale. Il rammarico del tecnico, in particolare, è legato al fatto che “in questo momento – ha detto – loro hanno due marce in più”, oltre al fatto che la Roma deve ancora affinare la fase di finalizzazione, troppo imprecisa anche nelle poche occasioni create. La differenza di condizione fisica è stata evidente, così come il bisogno di maggiore compattezza in difesa.

E poi, altra tematica che ha fatto “accendere” la rabbia della tifoseria, dal tecnico sono emerse anche alcune critiche verso alcuni singoli. Fra questi, Wesley, che è stato giudicato “sottotono”, e con molti errori in fase di appoggio. Non c’è dubbio che il tempo corre, e che proprio il tempo per correggere ogni problema è davvero poco, prima dello “start” in Serie A. In questo senso sarà fondamentale, ed è qui che scatta l'”allerta”, prendere decisioni rapidamente per ciò che riguarda scelte di formazione e, soprattutto, anche (nuove) strategie sul mercato nelle prossime settimane.

Il Gasp infuriato e la finestra sul mercato

All’esterno, dunque, emerge molta amarezza, dopo il poker subito dagli inglesi, e Gasperini, solitamente molto chiaro davanti ai microfoni, questa volta non si è sbilanciato troppo. A proposito di mercato, ha lasciato intendere che la società si sta muovendo, sottolineando che “non ci siamo dati – ha detto Gasp – delle scadenze: vediamo cosa succede da qui alla fine”. Il tecnico ha auspicato che il direttore sportivo Massara possa lavorare senza pressioni eccessive, sottolineando la necessità di fare scelte ponderate.

Quel che è emerso, tuttavia, è che la sconfitta ha comunque lasciato importanti strascichi emotivi: secondo indiscrezioni, Gasperini sarebbe stato molto infastidito nello spogliatoio, segno che la prestazione non è stata digerita facilmente. Il messaggio ai suoi, insomma, è stato più chiaro che mai: la strada verso una Roma competitiva passa da lavoro, concentrazione e consapevolezza che ogni dettaglio può fare la differenza. La rivoluzione anticipata in panchina, dunque, al momento è solo un’ipotesi lontanissima ma, a quanto sembra, per la Roma non c’è più tempo per… scivoloni del genere. Contrariamente, le cose si farebbero realmente complicate. E si tornerebbe a parlare di panchina.