Gazzetta dello Sport: “Uno squadrone per Pippo. È un Palermo carico di stelle”

Il puzzle è quasi completo. Al Palermo manca soltanto qualche dettaglio per chiudere un mercato che, come sottolinea Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, ha dato un’impronta precisa alla squadra: un organico forte, profondo, e pronto per competere ai vertici della Serie B. In Valle d’Aosta, Filippo Inzaghi sta forgiando un gruppo solido e ambizioso, capace di abbinare concretezza e qualità, con l’obiettivo di imprimere da subito un ritmo deciso al campionato.

Il tecnico mantiene un profilo basso e frena gli entusiasmi, ma il lavoro svolto fin qui dalla società – come scrive ancora Vitale sulla Gazzetta – è stato di grande sostanza. Restano dubbi solo sul ruolo del portiere, con Gomis in bilico: da una parte si continua a monitorare Klinsmann del Cesena, dall’altra resta in lizza lo svincolato Lezzerini. Il resto è pronto: sono arrivati tre rinforzi dalla Serie A – Augello, Gyasi e Bani – oltre a un elemento come Palumbo, tra i migliori centrocampisti della categoria.

Un mix che offre a Inzaghi diverse soluzioni, a cominciare dal modulo: il 3-4-2-1 resta il riferimento, ma si lavora anche sul 3-5-2, con variazioni a seconda degli interpreti. Come spiega La Gazzetta dello Sport, l’allenatore può contare su jolly come Di Francesco, che può agire da seconda punta con libertà totale, e lo stesso Palumbo, utilizzabile sia da rifinitore che da mezzala. A centrocampo, Ranocchia e Segre sono pronti a dare equilibrio e dinamismo, con l’ex Empoli candidato al ruolo di regista.

L’effetto di questo nuovo Palermo si sente anche fuori dal campo. L’entusiasmo dei tifosi è tornato a crescere, alimentato non solo dal mercato, ma anche dalla figura di Inzaghi. Il sold out in 24 ore per l’amichevole con il Manchester City (in programma il 9 agosto al Barbera) e le quasi 14.000 tessere già sottoscritte in abbonamento ne sono la prova concreta.

Inzaghi, come riporta Vitale sulla Gazzetta dello Sport, lavora su ogni dettaglio, anche sotto il profilo umano. Parla con i singoli, coinvolge i giovani, premia l’impegno. Così, ragazzi come Peda e Corona, reduci da esperienze in C, si sono ritrovati dentro al progetto. E anche per Vasic, dato in uscita, non è esclusa la permanenza.

Il clima è cambiato, lo si avverte anche nelle parole dei protagonisti. Come quelle di Mattia Bani, che ha lasciato la fascia da capitano al Genoa per ripartire da Palermo. «Sono sceso di categoria per riportare questa piazza dove merita di stare. Io fuori categoria? Penso solo a fare il mio lavoro, ma qui l’obiettivo è chiaro», ha dichiarato il difensore.

Una dichiarazione che fotografa lo spirito di un gruppo rinnovato e consapevole: il Palermo c’è, ed è pronto a giocarsela fino in fondo.