Palermo, Blin carica il gruppo: «C’è lo spirito giusto per fare bene»
Alexis Blin ritrova il campo e si riprende la scena. Il centrocampista francese del Palermo è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro, mostrando entusiasmo e determinazione in vista della nuova stagione.
«Ho buone sensazioni. Stiamo lavorando forte e stiamo creando uno spirito di gruppo per fare il massimo quest’anno. Posso dare ciò che ho provato a dare prima dell’infortunio. Sto bene fisicamente, ma non è stato facile riprendersi. Sono pronto a dare il massimo», ha dichiarato il mediano ex Lecce.
Blin ha parlato del valore del gruppo e della mentalità necessaria per affrontare un campionato lungo e difficile come quello di Serie B: «La Serie B si vince con la voglia di non prendere gol e attaccare tutti insieme. Lo spirito di gruppo è fondamentale. Dobbiamo avere l’umiltà di allenarci bene. Sono contento di questo gruppo».
Sul lavoro con mister Inzaghi: «Il mister ha provato a dare le sue idee ma è ancora presto. Lui ci chiede di dare il massimo, con tanti movimenti e un po’ di libertà a centrocampo».
Poi un passaggio sul suo ruolo: «Ho fatto solo un gol con il Lecce. Io sono qua per la squadra, per aiutare la difesa a non prendere gol e aiutare gli attaccanti nel farli. Voglio mettere gli attaccanti nelle migliori condizioni. Il mio ruolo nello spogliatoio? Lo spirito si crea tutti insieme, remando dalla stessa parte. Nel gruppo c’è qualità per far bene. Il mio pensiero è andare sul campo e fare il massimo».
Nessun proclama sulla Serie A, ma tanta concretezza: «Parlare adesso di Serie A è prematuro. Bisogna avere umiltà di attaccare il campionato e meritarci la massima serie. Se non ci sono spirito e mentalità giusta non riesci a raggiungere l’obiettivo. Posso garantire che c’è lo spirito giusto».
Infine, sulla sua posizione in campo: «Preferisco giocare sempre, ma posso imparare da tutti i ruoli che ho fatto: dal centrale di difesa al play basso. A me piace tanto correre, quindi da mediano posso farlo meglio, però dipende dalla squadra. Se la squadra la pensa come me, allora posso fare qualsiasi cosa».
Una chiusura personale: «Sono nato a Le Mans ma non ho mai visto la 24 ore dal vivo: c’è sempre tantissima gente. Sono orgoglioso di esserci nato e che la mia città sia famosa».
