Mantovani: «Contatti col Palermo, poi niente. Con Bigon solo una chiacchierata»

Leonardo Mantovani è oggi il nuovo responsabile dell’area tecnica del Lumezzane, ma il suo passato è segnato da esperienze in club di primo piano come Napoli e Brescia, e da contatti, anche se mai concretizzati, con società come il Palermo. In una lunga intervista concessa ad Alessio Alaimo per TuttoMercatoWeb.com, Mantovani ha raccontato alcuni retroscena legati al suo percorso professionale.

Palermo? «Solo contatti, poi non se n’è fatto nulla»

Alla domanda su un suo possibile arrivo a Palermo, Mantovani ha chiarito:
«Il Palermo è oggi parte del City Football Group, dove ho un amico come Riccardo Bigon. In questo periodo, in cui stava cercando collaboratori, ci sono state delle chiacchierate. Ma alla fine non se n’è fatto nulla.
Non c’è stato alcun legame diretto con il club, solo un’ipotesi valutata e poi sfumata».

Come evidenzia Alessio Alaimo su TMW, Mantovani ha dunque confermato che non c’è mai stato un approdo concreto in rosanero, ma solo un passaggio esplorativo, rimasto tale.

Milan: «Il ds è un amico, lo portammo in Italia ai tempi di Brescia»

Nel corso dell’intervista, Mantovani ha parlato con stima del direttore sportivo del Milan:
«È un caro amico, lo portammo in Italia ai tempi del Brescia. Parlammo anche con Augenthaler, che lo aveva allenato in Germania: mi disse che era un grande professionista. Con Igli Tare ci siamo sentiti spesso, gli auguro il meglio».

Brescia: «Hamsik il colpo migliore. Ma avevamo puntato anche su Jorginho»

Il legame più importante della carriera di Mantovani resta quello con il Brescia, dove fu protagonista di una stagione importante sotto il profilo della valorizzazione dei talenti.
«Hamsik è l’operazione di cui vado più orgoglioso. Ma ci fu anche l’occasione Jorginho, che non prendemmo a 17 anni per una scelta societaria: io lo avrei preso».

Come raccontato a TuttoMercatoWeb.com, Mantovani ricorda con affetto l’epoca delle Rondinelle di Baggio e Guardiola, in cui si lavorava con uno scouting mirato alla crescita e rivendita dei calciatori:
«A Brescia c’era un bel ricordo di me, e fortunatamente me lo hanno confermato. È stato un ciclo molto valido».