Palermo in evidenti difficoltà: la sosta arriva al momento giusto?
Se a Lecco era tornata la vittoria con un po’ di ottimismo per l’assalto alla promozione diretta, ieri sera ci ha pensato il Venezia a far tornare il Palermo con i piedi per terra. A seguito di un meritatissimo 0-3, i lagunari conquistano tre punti pesantissimi, andando al secondo posto e a +8 sui rosanero in attesa di apprendere il risultato della Cremonese. Risultato che paradossalmente andrebbe più stretto agli uomini di Vanoli, autori di una prestazione superlativa in cui non sono mancate le occasioni per dilagare, alcune delle quali sono state neutralizzate da Mirko Pigliacelli.
Al Palermo non può bastare l’iniziale e promettente quarto d’ora del primo tempo per evitare, anche ieri sera, l’emergere delle solite lacune. Come ad esempio nella sfida contro la Ternana, il Venezia ripartiva e costruiva azioni con molta facilità e non a caso la doppietta di Pohjanpalo e la rete nel finale di Gytkjaer nascono in questa maniera. Una delle diverse situazioni che dovrebbero e potrebbero far riflettere mister Corini, tanto che nel post-partita non ha escluso la possibilità di provare ad affrontare questa “emorragia” difensiva con un cambio di modulo. Contestato e fischiato al termine della gara, il tecnico avrà sicuramente le sue responsabilità, ma queste non devono essere una giustificazione né un alibi per i giocatori, artefici di errori individuali in cui un allenatore non può fare nulla.
Probabilmente la sosta arriva al momento giusto, in cui bisogna lavorare per ritrovare se stessi e per risolvere certe difficoltà. Il Palermo non può permettersi di mollare: se è vero che la matematica non condanna, l’obiettivo ad oggi più abbordabile è quello di ottenere il miglior piazzamento possibile per i playoff. Brunori ha giustamente dichiarato che nell’annata in Serie C la squadra rosanero non era considerata la favorita, ma questo ragionamento vale anche per le altre. Più in alto si arriva, più ci sono possibilità di andare avanti nel torneo post-regular season, seppur poi a fare la differenza sia la preparazione con cui si arriva all’impegno. Ma è anche vero che un miglior piazzamento in classifica permetterebbe, in caso di parità, di passare il turno. La stagione non è ancora finita, ma serve un cambio di rotta deciso da parte di tutti in questo finale di stagione.
