Repubblica: “Palermo abbraccia la fiamma olimpica: Inzaghi tedoforo. Antibo protesta”
Quei duecento metri percorsi in via Lincoln, con la fiaccola olimpica tra le mani e l’abbraccio della città, Pippo Inzaghi ha promesso che non li dimenticherà mai. Come racconta Tullio Filippone su la Repubblica Palermo, la tappa siciliana del viaggio della fiamma dei Giochi invernali di Milano-Cortina ha trasformato Palermo in un grande palcoscenico sportivo e simbolico.
Inzaghi ha rallentato il passo per godersi ogni istante, proprio come Rachid Berradi, mezzofondista olimpico, che ha voluto assaporare fino in fondo quei metri carichi di significato. Tra i 49 tedofori c’era anche Tilman Fertitta, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia e proprietario degli Houston Rockets, presente per un appuntamento storico in una terra a cui è legato dalle origini familiari. Secondo Tullio Filippone su la Repubblica Palermo, la presenza di Fertitta ha dato ulteriore rilievo internazionale all’evento.
La fiamma olimpica ha attraversato la città dallo stadio Renzo Barbera fino al Politeama, passando per via Libertà, via Crispi, il Foro Italico, via Lincoln e la Vucciria, paralizzando il traffico per alcune ore ma coinvolgendo migliaia di persone. «Per uno sportivo portare la fiamma olimpica è il massimo — ha detto Inzaghi — sono molto emozionato di farlo a Palermo e spero di regalare tante soddisfazioni ai tifosi». Parole riportate da la Repubblica Palermo, che sottolinea come l’ex campione del mondo abbia ricevuto il testimone proprio da Fertitta, scelto da Donald Trump come rappresentante degli Stati Uniti in Italia.
Allo stadio Barbera Fertitta ha spiegato il valore personale della sua partecipazione. «Il mio bisnonno è emigrato in America dalla Sicilia nel 1887 — ha raccontato — tornare qui e portare la fiaccola tricolore da ambasciatore significa molto per me e per la mia famiglia». Un momento carico di emozione che, come evidenzia Tullio Filippone su la Repubblica Palermo, ha rafforzato il legame tra l’evento olimpico e la storia della città.
Tra i tedofori anche Tony Cairoli, nove volte campione del mondo di motocross, e diversi cittadini palermitani scelti per aprire la cerimonia, trasformando il Politeama in un vero villaggio olimpico con stand sportivi e installazioni luminose. Non sono mancate però le polemiche: l’assenza di Totò Antibo, argento olimpico e simbolo dell’atletica siciliana, ha acceso il dibattito. Antibo ha affidato ai social il suo sfogo, criticando una selezione che avrebbe privilegiato relazioni personali rispetto al merito sportivo. Una nota stonata in una serata che, come sottolinea ancora la Repubblica Palermo a firma di Tullio Filippone, ha comunque celebrato l’unità e la partecipazione collettiva.
La festa si è chiusa al Politeama, trasformato in villaggio sportivo, con i simboli olimpici proiettati sui palazzi e bambini e adulti impegnati a simulare discese sugli sci e sul bob. «La fiamma olimpica che questa sera è a Palermo è un segno di unità e soprattutto di pace», ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla, suggellando una serata destinata a restare nella memoria della città.
