Joel Pohjanpalo è il Calciatore del mese AIC di novembre 2025 in Serie B. Un premio che certifica una certezza: in un calcio dove segnare è sempre più complicato, il centravanti finlandese continua a rappresentare una garanzia davanti alla porta.

Da quando è arrivato in Italia ha messo insieme 67 gol e due premi AIC di Calciatore del mese, l’ultimo prima di questo risaliva ad aprile 2024. Numeri che raccontano solo in parte ciò che Pohjanpalo è in campo. Capelli lunghi, passo pesante, fisico compatto: sembra un centravanti di un’altra epoca, uno di quelli infilati in una capsula del tempo e rispediti nel presente. Un attaccante rustico, diretto, con un cinismo quasi antico, che vive per il gol e del gol fa un mestiere.

La sua parabola recente è emblematica. Lo scorso anno aveva iniziato la stagione in Serie A con il Venezia, club a cui è legato da un rapporto umano profondo. Sei gol nel girone d’andata, poi il ritorno nel suo habitat naturale: la Serie B. Una categoria in cui Pohjanpalo sposta gli equilibri come pochi altri negli ultimi anni.

Da quando veste la maglia del Palermo ha segnato 19 gol in 31 presenze. Nove nel girone di ritorno della scorsa stagione, già dieci in quella attuale. Il premio di novembre arriva soprattutto grazie alla tripletta rifilata alla Carrarese: un tap-in da rapace d’area, un rigore trasformato con freddezza e un tiro di prima intenzione infilato tra le gambe del portiere. Gol diversi, stesso marchio di fabbrica. A questi vanno aggiunti quattro assist, segno di una partecipazione sempre più completa alla manovra offensiva.

In Serie B Pohjanpalo sembra muoversi con un vantaggio cognitivo sugli altri. Come se conoscesse in anticipo le smagliature delle difese avversarie e le esitazioni dei portieri. Anche quando attraversa periodi di digiuno, rari per lui, resta centrale. Il gol dell’1-1 contro l’Entella, arrivato dopo cinque partite senza segnare, è stato l’ennesimo esempio di tempismo e lettura dell’azione.

Il Palermo, intanto, ha trovato un nuovo equilibrio tattico. Lo stesso Pohjanpalo lo ha spiegato con lucidità: «Abbiamo analizzato ciò che non funzionava e apportato piccoli aggiustamenti, soprattutto nel nostro modo di attaccare e difendere. Ora creiamo di più e siamo più solidi dietro». I risultati lo confermano. I rosanero sono quinti e, nella ressa dell’alta classifica, distano solo cinque punti dalla coppia di testa Monza-Frosinone.

La parola promozione resta volutamente non pronunciata. «Sappiamo qual è il sogno ma vogliamo far parlare i fatti», ha detto Pohjanpalo. Ed è forse qui la sua forza più grande: poche frasi, nessuna retorica, solo gol. Sempre.