Samuel Giovane si presenta: «Palermo, occasione importante per la mia crescita»

L’adattabilità in campo

Il nuovo centrocampista del Palermo, arrivato dall’Atalanta in prestito, si è presentato ufficialmente in conferenza stampa. «Io da quando gioco nei professionisti ho sempre fatto questi ruoli che hai citato» – ha spiegato Samuel Giovane – «posso fare il mediano, la mezzala, l’esterno di sinistra, fino anche al braccetto in una retroguardia a tre. L’anno scorso principalmente ho giocato da centrocampista, ma posso adattarmi anche sulla fascia. Dove il mister mi chiamerà in causa io giocherò dando il massimo».

L’arrivo a Palermo

Giovane ha raccontato la nascita della trattativa: «Quando ho saputo dell’interessamento del Palermo ero in ritiro a Bergamo ed ero entusiasta. È stata una trattativa abbastanza lunga, ma ho voluto fortemente venire qua. Palermo è una piazza ambiziosa, tanto quanto me».

L’esperienza con l’Under 20

Il centrocampista ha parlato anche della sua esperienza con la Nazionale: «Io e Seba Desplanches siamo molto amici e quando ho saputo dell’interessamento del Palermo gli ho scritto subito. Mi ha parlato benissimo della città e questo mi ha spinto ancora di più a venire. L’esperienza al Mondiale Under 20 è stata incredibile: giocare un calcio europeo ti insegna cose diverse rispetto all’Italia e resterà un ricordo indelebile».

Il primo gol e il rapporto con Castori

Giovane ha ricordato anche la sua prima rete tra i professionisti: «È stato il mio primo gol in Serie B e devo assolutamente migliorarmi, perché arrivo tante volte vicino all’area ma finora ho segnato poco. Quel gol arrivò a Bolzano contro il mio ex allenatore Castori, che ringrazio per gli insegnamenti che mi ha dato. È un tecnico molto esperto per questa categoria e spero che sia di stimolo per segnare ancora».

La pausa e il rapporto con Inzaghi

Sulla sosta, Giovane ha sottolineato: «Mi è servita per mettere ulteriore benzina sulle gambe. Abbiamo spinto tanto e questo lavoro ci sarà utile per le prossime partite. Con i compagni e con il mister mi trovo benissimo: sono stati tutti ospitali e gentili. Non mi sembra di essere qui da dieci giorni, ma da metà anno. Conoscevo già Ceccaroni e Palumbo, ma il gruppo è fantastico e Inzaghi mi ha aiutato molto».

L’impatto con il Barbera

Giovane ha raccontato le sue sensazioni al Barbera: «Ci ho giocato tre volte da avversario e la prima sensazione è stata incredibile. Vederlo pieno contro il Frosinone è stato pazzesco. Pensare che una squadra di Serie B abbia un seguito del genere deve spingerci a fare un grande campionato».

La maglia numero 17

Sul numero scelto: «Non c’è una motivazione particolare. Ho sempre avuto il 32, il 20 e l’8, ma erano già occupati. Il 17 mi piaceva e l’ho preso».

Un passo decisivo per la carriera

Infine, Giovane ha parlato delle sue ambizioni: «Ho 22 anni, qualcuno mi considera ancora giovane ma non mi sento tale perché ho già fatto tre campionati di Serie B con tante presenze. Palermo è uno step importante per la mia crescita e voglio sfruttarlo al massimo: è una grande opportunità».