Mister, vado a Londra: ALLEGRI lo ha inventato | Il Milan “incassa” uno sproposito
Milan - fonte Instagram - ilovepalermocalcio
Altra plusvalenza all’orizzonte per un club italiano.
Le plusvalenze nel calcio rappresentano un meccanismo finanziario molto diffuso, legato alla compravendita dei calciatori. In termini semplici, si verifica una plusvalenza quando un club riesce a cedere un giocatore a una cifra superiore rispetto al suo valore contabile residuo. Questo permette di registrare un guadagno immediato a bilancio, migliorando i conti societari e rispettando i parametri di sostenibilità economica richiesti dalle normative federali e dal Fair Play Finanziario UEFA.
Negli ultimi anni, però, le plusvalenze sono finite spesso al centro di polemiche e indagini giudiziarie. Alcuni club hanno infatti abusato di questo strumento, scambiando calciatori a valutazioni gonfiate rispetto al loro reale valore di mercato. Così facendo, ottenevano vantaggi contabili fittizi senza un reale incremento delle risorse economiche. Queste pratiche, quando considerate artificiose, possono configurare veri e propri reati di falso in bilancio.
Va sottolineato che non tutte le plusvalenze sono illecite: molte società lavorano con competenza nel settore dello scouting e della valorizzazione dei giovani, acquistando calciatori a basso costo e rivendendoli a cifre molto più alte. In questi casi la plusvalenza rappresenta un modello virtuoso di gestione, soprattutto per club di medio livello che basano la propria sostenibilità proprio sulla capacità di generare capitali dal mercato.
Il tema resta delicato perché tocca l’equilibrio tra sport e finanza. Un utilizzo sano delle plusvalenze è fondamentale per garantire stabilità economica ai club e favorire investimenti in strutture e settore giovanile. Al contrario, un impiego distorto rischia di alterare la concorrenza e minare la credibilità dell’intero sistema calcistico.
Milan in fiducia
Dopo la vittoria contro il Napoli, il Milan si prepara al big match con la Juventus. I rossoneri arrivano con entusiasmo, mentre Allegri sarà obbligato a rivedere l’assetto della sua squadra, fin qui quasi impeccabile. L’assenza certa di Estupiñán e i dubbi su Tomori costringeranno il tecnico bianconero a due possibili modifiche rispetto all’undici che ha superato i campioni d’Italia.
Il vuoto lasciato dall’ecuadoregno a sinistra dovrebbe essere colmato da Davide Bartesaghi, classe 2005 cresciuto nel vivaio milanista. Per lui 17 presenze complessive con la prima squadra, ma solo due da titolare. Contro la Juventus potrebbe arrivare la terza dall’inizio, un’occasione importante che arriva mentre già l’Arsenal lo segue con attenzione.

Tomori in dubbio
Sul fronte difensivo resta l’incognita legata a Fikayo Tomori, uscito acciaccato dalla sfida con il Napoli e ancora alle prese con allenamenti personalizzati. La sua presenza allo Stadium appare sempre più in bilico con il passare delle ore.
In caso di forfait, pronto a sostituirlo Koni De Winter, ex Juventus. Il difensore belga non ha ancora collezionato una presenza da titolare in questo campionato, ma porta con sé un bagaglio di esperienza superiore a Bartesaghi. All’Allianz Stadium ha già giocato, addirittura in Champions League, e ora potrebbe ritrovarsi di fronte i suoi vecchi compagni.
