Nel cuore della tempesta sportiva e giudiziaria che sta travolgendo la Serie B, il presidente della Sampdoria, Matteo Manfredi, rompe il silenzio in una lunga intervista rilasciata a Giorgio Marota per il Corriere dello Sport. Il patron blucerchiato ha voluto chiarire la posizione del club in merito alle accuse di favoritismi ricevuti per la disputa dei playout contro la Salernitana: «Illazioni sgradevoli, falsità che hanno creato un danno senza precedenti al club, ai suoi tifosi e al sistema calcio italiano in generale. Non c’è stato alcun trattamento di favore».

Manfredi ripercorre le ultime settimane, quelle in cui la Samp è passata dalla retrocessione sul campo allo spareggio salvezza grazie alla penalizzazione del Brescia. «La conferma che fossero tutte illazioni – ha spiegato al Corriere dello Sport – l’abbiamo avuta quando il Brescia ha rinunciato al ricorso in appello accettando i 4 punti di penalizzazione. Se quei punti fossero stati tolti durante la stagione, questa storia sarebbe finita diversamente. E mentre gli altri pianificano il futuro, noi siamo ancora nel limbo».

L’analisi di una stagione fallimentare

«Avevamo preparato un campionato da promozione in Serie A. Abbiamo investito tanto e invece siamo precipitati», confessa il presidente, che non si nasconde: «Sono stati dati ampi poteri alla direzione tecnica, ma la rosa non era all’altezza». Nessun alibi, neppure nel cambio di tre allenatori: «Evani e Lombardo stanno facendo la differenza, ma la bacchetta magica non esiste».

Strategie tra incertezze e speranza

In attesa dell’udienza della Salernitana del 13 giugno, Manfredi ribadisce: «Noi pensiamo solo al campo. Non dobbiamo avere alibi». E per rinnovare il legame con i tifosi, «abbiamo messo in vendita i biglietti per il playout a prezzi popolari, a 1 euro per gli abbonati.
Vogliamo iniziare un nuovo percorso insieme».

Nel corso dell’intervista al Corriere dello Sport, Manfredi tocca anche i temi finanziari: «Il primo azionista Joseph Tey ha investito oltre 100 milioni. Il bilancio 2024 si è chiuso con una perdita di 40,6 milioni, ma la Samp è una società in salute. Abbiamo le coperture economico-finanziarie per ogni scenario».

Settori giovanili, caso Le Iene e sogni

Sul futuro del settore giovanile e della squadra femminile, retrocesse entrambe, il presidente è netto: «Abbiamo piantato i semi, presto raccoglieremo i frutti». Riguardo all’inchiesta delle Iene su presunti favoritismi e movimenti di denaro nel vivaio: «Abbiamo sospeso i collaboratori coinvolti per fare piena luce. Se confermato, sarebbe gravissimo».

Il sogno di Manfredi? «Restituire alla Samp dignità, stabilità e orgoglio. Voglio un club serio e rispettato, che metta al centro la maglia. E voglio vedere di nuovo Marassi pieno, con una squadra che lotta ed emoziona».