Lucioni dice basta: «Il mio futuro? Da direttore sportivo. Palermo, mercato da Serie A»

Fabio Lucioni saluta il calcio giocato. Lo fa dopo aver contribuito in maniera decisiva alla salvezza del Frosinone, vissuta da protagonista silenzioso ma fondamentale all’interno dello spogliatoio. In un’intervista rilasciata ad Alessio Alaimo per TuttoMercatoWeb.com, l’ex difensore di Benevento, Lecce, Palermo e Frosinone ha ripercorso gli ultimi mesi da calciatore e aperto le porte al futuro dietro la scrivania.

«Ero andato a fari spenti, consapevole che sarebbero stati gli ultimi mesi di carriera – ha raccontato Lucioni a TuttoMercatoWeb.com –. Volevo passarli divertendomi e così ho fatto. Nonostante la situazione precaria di classifica sono andato col sorriso stampato sulle labbra e ho trovato un gruppo che aveva bisogno di un’ondata di aria fresca. Ero più spensierato di loro e penso di aver trasmesso la serenità di un esperto e la tranquillità di un ragazzo che si mette a disposizione. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario».

Una salvezza arrivata anche grazie al «patatrac del Brescia», che secondo Lucioni «ha favorito sia noi che la Sampdoria. Di riflesso abbiamo raggiunto un obiettivo insperato ma fondamentale per il prosieguo di una società che non meritava il doppio salto all’indietro».

Ma ora è tempo di voltare pagina: «No, non continuerò a giocare. Il problema all’anca non è risolvibile se non con un intervento che mi terrebbe fuori un anno. Non ha più senso prendere medicine come ho fatto nell’ultimo periodo. Correre in quel rettangolo verde è bellissimo, ma il corpo sta mandando segnali eloquenti. La salute è più importante di un anno in più o in meno di contratto».

Lucioni ha già sostenuto l’esame da direttore sportivo: «Mi piacerebbe farlo. Sarebbe un mondo tutto nuovo da scoprire. Spero che qualcuno possa prendermi sotto la sua ala e insegnarmi questo nuovo mestiere tanto affascinante quanto difficile. Vorrei conoscere le dinamiche di un nuovo percorso che mi piacerebbe affrontare».

Un passaggio anche su Angelozzi, ora al Cagliari: «Sono contento per lui. È un intenditore di calcio, scopre talenti e ha fatto cose importanti. Ha dato fiducia ad un tecnico come Grosso. Sono felice per lui: è tornato in Serie A, doveva cogliere questa opportunità subito ed è giusto che si goda questo percorso».

Infine, uno sguardo al suo ex Palermo: «È l’unica forza che sta facendo un mercato di altra categoria. Vuole andare in A dopo anni di costruzione. E ha tutto per riuscirci».