Juve? Non ci vado: “Non voglio tradire i tifosi viola | Salta la trattativa di mercato
Pioli - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
La rivalità tra Juve e Fiorentina è accesissima.
La rivalità tra Juventus e Fiorentina è una delle più sentite del calcio italiano, radicata non solo sul piano sportivo ma anche culturale e territoriale. Torino e Firenze rappresentano due città con identità molto diverse: la prima legata alla tradizione industriale e al potere economico, la seconda simbolo di arte e cultura rinascimentale. Questo contrasto si riflette anche nel modo in cui le due tifoserie vivono il calcio, con passioni che spesso vanno oltre il campo di gioco.
Il momento che ha trasformato questa sfida in una vera rivalità risale al 1982, quando lo scudetto venne assegnato alla Juventus in circostanze contestate dai fiorentini. Entrambe le squadre arrivarono all’ultima giornata appaiate in classifica, ma episodi arbitrali controversi alimentarono le polemiche. Da quel campionato nacque il famoso motto dei tifosi viola: “Meglio secondi che ladri”, che ancora oggi sintetizza il sentimento di ostilità verso i bianconeri.
Gli anni ’90 hanno aggiunto ulteriori capitoli alla storia, in particolare con il trasferimento di Roberto Baggio dalla Fiorentina alla Juventus nel 1990. L’episodio provocò proteste clamorose a Firenze, con scontri in città e un senso di tradimento che ha rafforzato la percezione della Juventus come “nemico sportivo numero uno”. Da allora, ogni sfida tra le due squadre è vissuta con una tensione particolare, spesso a prescindere dalla posizione di classifica.
Oggi la rivalità rimane viva, alimentata dal ricordo di quegli episodi e dall’intensità delle sfide sul campo. Per i tifosi viola, battere la Juventus significa molto più che ottenere tre punti: è un riscatto simbolico contro una società percepita come troppo potente. Per i bianconeri, invece, la gara con la Fiorentina è una tradizione che non può essere sottovalutata, un appuntamento che mantiene inalterato il fascino della storia del calcio italiano.
Il rifiuto alla Juventus
In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Stevan Jovetic, oggi all’Omonia Nicosia, ha svelato un retroscena sul suo passato. L’ex attaccante di Fiorentina e Inter ha raccontato di aver rifiutato la Juventus al momento dell’addio ai viola, preferendo il Manchester City.
“Non mi sono pentito. Non volevo deludere i tifosi della Fiorentina, con i quali ho avuto sempre un legame speciale”, ha spiegato il montenegrino.

Il rapporto con Vlahovic e lo Scudetto
Parlando di Dusan Vlahovic, Jovetic ha sottolineato l’importanza dell’attaccante serbo per la Juventus e per il connazionale Adzic. “Non ho mai giocato con lui, ma lo conosco bene: a Firenze ha abitato nel mio appartamento.
È in scadenza, ma sta dimostrando forza mentale e professionalità. I gol non gli sono mai mancati”. Infine, sulla corsa al titolo, l’ex viola vede il Napoli di Conte favorito, seguito dall’Inter, con la Juventus pronta a recitare il ruolo di mina vagante.
