Italia U21, ciclo terminato: Desplanches tra i migliori. Futuro da scrivere per Nunziata

Crampi, lacrime e orgoglio. L’Europeo Under 21 si chiude amaramente per l’Italia di Nunziata, eliminata ai quarti di finale dalla Germania. Ma come sottolinea Lorenzo Scalia sul Corriere dello Sport, resta la consapevolezza di aver giocato alla pari, e in alcuni momenti anche meglio, di corazzate come Spagna e Germania.
Il tecnico azzurro ha guidato questo gruppo fin dalle selezioni giovanili, portandolo dal Mondiale Under 20 (conquistando uno storico secondo posto) fino all’Europeo. Tra i protagonisti emersi in questi anni c’è anche Desplanches, portiere del Palermo, autore di un torneo di alto livello, tra i più continui e affidabili dell’intera spedizione.
Un ciclo che finisce, un’eredità che resta
Come evidenzia ancora Scalia sul Corriere dello Sport, con la fine del biennio 2002-2003 per limiti d’età, l’Italia Under 21 dovrà ora ripartire da zero. Restano convocabili solo cinque elementi: Pisilli, Guarino, Kayode, Ndour e Koleosho. I prossimi Europei vedranno protagonisti i nati nel 2004, 2005 e forse anche qualche 2006.
Il bilancio, però, resta positivo. Baldanzi, Casadei, Prati, Fabbian, Pirola, Ruggeri, Coppola e lo stesso Desplanches (Palermo) hanno dimostrato qualità e maturità. Un gruppo magari meno altisonante di altri sulla carta, ma con un’identità chiara, forgiata nel tempo da un lavoro metodico.
Il nodo della panchina: Nunziata in bilico
Il contratto di Nunziata, come ricorda Scalia sul Corriere dello Sport, scadrà il 30 giugno, insieme a quello di tutti i tecnici del settore giovanile. La Figc è al bivio: rinnovare l’accordo con un allenatore “di casa”, che da oltre dieci anni lavora nel vivaio azzurro, o aprire un nuovo ciclo.
La medaglia d’argento al Mondiale e il percorso convincente all’Europeo rendono difficile ignorare la qualità del lavoro svolto. Nei prossimi giorni, la decisione.