Il CAPITANO AZZURRO è k.o.: c’è la lesione | Infortunio sul più bello, niente Nazionale
Gattuso - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Brutta tegola, non ci voleva.
Gli infortuni giocano un ruolo cruciale nelle decisioni dei ct quando devono stilare la lista dei convocati per le nazionali. Primo, la condizione fisica attuale di un giocatore influenza direttamente la valutazione del suo contributo: anche se è un atleta di alto livello, un infortunio recente può limitarne resistenza, rapidità di recupero e affidabilità in partita. Se il rischio di ricaduta è alto, il selezionatore può decidere di non convocarlo, preferendo alternative più “sicure”.
Secondo punto: la tempistica. A seconda dell’imminenza delle gare — siano esse amichevoli, qualificazioni o tornei internazionali — serve capire se il giocatore infortunato riuscirà a essere in forma al momento opportuno. Un calciatore che sta recuperando da un guaio muscolare potrebbe non avere abbastanza tempo per rientrare al 100%, compromettendo la preparazione del gruppo. In questi casi il ct spesso opta per convocare uno che è meno forte ma pronto, per evitare rischi tattici o logistici.
Terzo aspetto riguarda la copertura del ruolo. Quando un giocatore titolare si fa male, è importante avere riserve che possano sostituirlo adeguatamente. Perciò gli infortuni possono costringere a modifiche nella rosa per garantire che ci siano giocatori coperti nei vari reparti: terzini, centrocampisti, esterni offensivi ecc. Ciò può significare chiamare giocatori meno esperti o emergenti per avere margine di manovra.
Gli infortuni incidono anche sul morale e sul clima del gruppo: sapere che un elemento chiave non c’è può modificare il piano tattico, l’equilibrio mentale, la gestione del carico fisico per evitare altre assenze. Inoltre i rapporti con i club diventano importanti — se un giocatore rientra da infortunio, il suo club potrebbe preferire cautela, e questo può influenzare la decisione del selezionatore nazionale.
Evita il peggio, ma resta ai box
Buone notizie per Mattia Zaccagni: il capitano della Lazio avrebbe riportato una lesione di primo grado all’adduttore, scongiurando così problemi più seri. L’infortunio, accusato alla vigilia della sfida con il Torino, lo costringerà comunque a uno stop di circa 3-4 settimane.
Gli esami strumentali hanno escluso una lesione di secondo grado, ma il numero 10 biancoceleste dovrà rinunciare alle prossime sfide con Atalanta e Juventus, nonostante la pausa per le Nazionali. L’obiettivo è tornare in tempo per la partita con il Pisa.

Altri guai
Non solo Zaccagni tra gli indisponibili. Adam Marusic si è fermato dopo l’assist per Castellanos contro il Genoa: una lesione di basso grado al bicipite femorale sinistro lo terrà fuori almeno due settimane. Situazione diversa per Luca Pellegrini, uscito per un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro.
Gli esami hanno escluso lesioni, ma il gonfiore e il dolore restano da monitorare. Il terzino proverà a stringere i denti per esserci contro l’Atalanta. Restano invece ai margini i lungodegenti Gigot e Dele-Bashiru, ancora lontani dal rientro.
