Hanno dato fuoco allo stadio: panico in campo | Prima partita della stagione sospesa
Momenti di altissima tensione durante la gara, all’inizio della ripresa, caos sugli spalti che ha costretto alla sospensione.
Le cronache calcistiche, purtroppo, sono spesso macchiate da episodi di violenza tra tifoserie che rendono necessaria la sospensione delle partite. Questi scontri mettono a rischio l’incolumità di giocatori, staff, forze dell’ordine e, soprattutto, degli altri spettatori, trasformando un evento sportivo in un teatro di guerriglia.
Recentemente, una partita della Copa Libertadores tra Fluminense e Colo-Colo è stata interrotta a causa di un fitto lancio di oggetti e petardi dagli spalti, diretto verso il campo e verso le aree occupate dalla tifoseria avversaria. L’arbitro ha sospeso il gioco per diversi minuti.
Anche in Europa si verificano episodi simili. Durante una partita di Europa League tra Anderlecht e Fenerbahce, l’arbitro è stato costretto a sospendere il gioco a causa di violenti scontri tra le due tifoserie. Solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine e il ripristino della calma sugli spalti, la partita è potuta riprendere.
In Italia, il lancio di petardi e fumogeni è una causa frequente di interruzioni. Un esempio è la partita tra Cagliari e Napoli, sospesa per alcuni minuti a causa del lancio di oggetti in campo da parte dei tifosi di casa, una reazione a provocazioni verbali provenienti dal settore ospiti.
Calcio sudamericano e cronaca
Il calcio sudamericano è purtroppo spesso teatro di violenza, con scontri tra tifoserie che portano a bilanci drammatici di morti e feriti. L’alto tasso di belligeranza, spesso legato a una rivalità storica tra club e paesi, rappresenta un serio problema sociale che va oltre il semplice ambito sportivo.
Un esempio emblematico è quello della tragica partita tra Perù e Argentina del 1964 a Lima, dove una calca mortale causò oltre 320 vittime, la più grande tragedia legata al calcio. Più recentemente, la finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors del 2018 fu segnata dall’assalto al bus del Boca, che portò al rinvio della partita e al suo trasferimento a Madrid.

Guerriglia sugli spalti
La partita di ritorno degli ottavi di Copa Sudamericana tra Independiente e Universidad de Chile è stata definitivamente annullata a causa di gravissimi scontri tra le due tifoserie. L’arbitro è stato costretto a interrompere il match già a inizio secondo tempo. Le immagini mostrano sedili sradicati e lanciati, fumogeni e vere e proprie aggressioni.
Secondo le fonti ufficiali, il bilancio è di circa 90 arrestati, in gran parte tifosi cileni, e diversi feriti lievi. Fortunatamente, non ci sono state vittime. Il dirigente dell’Universidad de Chile, Daniel Schapira, ha definito l’accaduto “terribile e incredibile”, sottolineando come simili atti di violenza, purtroppo, continuino a ripetersi con una disarmante e pericolosa frequenza nel calcio sudamericano.
