Giornale di Sicilia: “Palermo, l’autostrada come un muro «Prigionieri e senza notizie»”

Un tir deragliato, due carreggiate bloccate e un’intera città paralizzata. È il bilancio dell’incidente avvenuto all’1.30 della notte tra domenica e lunedì sull’autostrada A29, all’altezza di Isola delle Femmine. Come racconta Connie Transirico sul Giornale di Sicilia, la polizia stradale è intervenuta per deviare fisicamente il traffico, rimanendo sul posto fino alla mattina successiva. Il camion, accasciato sull’asfalto, ha di fatto interrotto il collegamento tra Palermo, Mazara e l’aeroporto Falcone Borsellino.

Il conducente del mezzo è rimasto ferito ma non è in pericolo di vita: è questa l’unica nota positiva di un incidente che ha avuto ripercussioni pesanti per tutta la giornata. Fino a tarda sera, la viabilità è rimasta compromessa, con un’unica corsia disponibile dopo il ripristino delle barriere di sicurezza.

Ancora una volta, sottolinea Connie Transirico sul Giornale di Sicilia, la A29 si è rivelata inadatta a gestire emergenze di questo tipo. Raggiungere l’aeroporto è diventato un incubo per centinaia di automobilisti. Una coppia di fidanzati, diretta a Milano con un volo delle 8, ha raccontato: «Viale Regione era già all’alba un tappeto di macchine fino al bivio per Sferracavallo. Nessun avviso o segnalazione per evitare il blocco. Ci abbiamo messo quasi due ore per arrivare al Falcone Borsellino». Il risultato? Un nuovo biglietto da 300 euro, perché le compagnie non rimborsano i passeggeri in caso di incidente, a meno che non si dimostri di aver pagato un pedaggio. Sulla A29, però, l’ingresso è libero.

Sui social sono fioccate le proteste. «Da quattro ore fermi all’altezza dello svincolo aeroporto, senza informazioni né pattuglie», denuncia un automobilista. Un altro, Carmelo, accusa: «Nessun cartello o messaggio sui tabelloni elettronici per segnalare la chiusura. Neanche il buon senso di impedire l’accesso in autostrada. Però vicino all’aeroporto sono rapidi a fare le multe».

Come spiega ancora il Giornale di Sicilia, la prima ad arrivare sul posto è stata la polizia stradale. «Spesso veniamo avvisati dagli stessi automobilisti prima che dall’Anas», ha dichiarato il dirigente Andrea Morreale. «Il nostro compito è prestare soccorso e gestire il traffico. In questo caso abbiamo deviato i veicoli tra Carini e Capaci. La segnaletica e le comunicazioni agli utenti, invece, spettano all’Anas».

Dalla Protezione civile comunale, nessuna presa in carico diretta. L’assessore Pietro Alongi ha precisato: «Nessuno ci ha contattato. Il nostro intervento può essere richiesto solo dalla Protezione civile regionale, in casi di calamità o emergenze naturali. Non interveniamo per situazioni di traffico».

Una giornata di caos, dunque, che ha messo ancora una volta in evidenza la fragilità della rete stradale e la mancanza di coordinamento nei momenti di emergenza.