Escl. Baiano: «Palermo favorito ad Avellino. Cassano? Parla male degli altri per far parlare di sé»
«Giocare ad Avellino non è mai semplice. Per il Palermo sarà una partita complicata ma guardando l’organico i rosanero partono sicuramente favoriti». Questo il pensiero ai microfoni di ilovepalermocalcio.com di Francesco Baiano, doppio ex della sfida Avellino-Palermo in programma sabato.
Un trascorso da giocatore ad Avellino, un altro da secondo allenatore a Palermo. Cosa le hanno lasciato queste due parentesi?
«Quella di Avellino non è stata un’esperienza positiva. Ero giovane e feci i conti con una piazza complicata. Quella fu una parentesi comunque utile per fare esperienza. A Palermo ho vissuto mesi importanti al fianco di mister Sannino. Ho avuto la possibilità di crescere nel ruolo di allenatore in seconda in una piazza calda e passionale come quella rosanero».
Il Palermo potrebbe salutare Brunori. Giusto separarsi visto il poco impiego e potrebbe rivelarsi un errore?
«Giudicare dall’esterno non è mai facile. Brunori in Serie B ha fatto tanto ma ha avuto problemi anche nella scorsa stagione con Dionisi, giocando poco. Vista la situazione odierna forse è meglio che Brunori vada a giocare altrove. Parliamo di un giocatore che ha bisogno di sentire la fiducia massima da parte della squadra, del suo allenatore e della società e probabilmente questo è venuto a mancare. A questo punto le strade di Brunori e del Palermo possono dividersi».
La Fiorentina è in crisi. Lei ha vissuto nel 1992 la retrocessione dei viola, dopo un girone di andata però positivo. Cosa scatta in questi casi quando ci si trova a lottare per un obiettivo totalmente diverso da quello previsto a inizio stagione?
«Ad inizio stagione tutti sottolineavano il mercato importante fatto dalla Fiorentina. Adesso virare su un altro obiettivo non è semplice. La situazione adesso è complicata anche perché questa squadra non è attrezzata per affrontare un campionato di combattimento. L’organico viola sulla carta è superiore a quello delle altre squadre che lottano per non retrocedere, ma il campo dice che i viola non hanno ancora vinto una partita».
Cosa pensa delle parole di Cassano che ha definito il suo ex compagno Batistuta antipatico e tirchio?
«Le sue parole fanno rabbia. Personalmente non ho mai pensato di poter parlare male di qualcuno o di sputare nel piatto nel quale ho mangiato. Il suo è un modo di fare per far parlare di sé. Se Cassano non parlasse male degli altri, di lui non parlerebbe nessuno».
Ha un sogno nel cassetto da allenatore?
«Premetto che faccio il tifo per tutte le squadre nelle quali ho giocato. Palermo compreso, che spero possa tornare in una categoria nella quale manca da troppo tempo. Detto questo chiaramente se devo sognare penso alle panchine di Napoli e Fiorentina».
