MODENA – Destini incrociati, come spesso accade nel calcio. Intrecci di mercato, affari difficilmente immaginabili e legami emotivi che tornano a galla nel momento più inaspettato. Come scrive Alessandro Troncone su Il Resto del Carlino, la sfida di domenica tra Modena e Palermo sarà anche il confronto simbolico tra Antonio Palumbo e Francesco Di Mariano, due protagonisti legati da una trattativa che ha cambiato i percorsi di entrambi.

Nell’estate caldissima che ha visto i “canarini” ripartire da Sottil e i rosanero da Inzaghi, nessuno avrebbe potuto immaginare che il destino li avrebbe riportati faccia a faccia in una gara dal sapore di vetta. Oggi, Modena e Palermo si godono le scelte fatte: Palumbo è diventato il faro del centrocampo rosanero, mentre Di Mariano ha ritrovato continuità e fiducia con la maglia gialloblù.

Due percorsi, una stessa direzione

Come evidenzia Troncone su Il Resto del Carlino, la doppia operazione estiva è stata una delle più sensate del mercato di Serie B. Il Modena ha accolto un figlio di Palermo che aveva bisogno di rinascere calcisticamente, mentre il Palermo ha abbracciato un centrocampista maturo, determinato a fare il salto definitivo verso la Serie A.

Domenica il “Barbera” sarà il teatro perfetto per raccontare questa doppia storia. Sorrisi, abbracci e qualche lacrima accompagneranno il ritorno di Di Mariano nella sua città: cresciuto nel quartiere Ribolla, dove lo zio Totò Schillaci tirava i primi calci, il classe ’96 avrebbe dato tutto per conquistare la Serie A con i colori rosanero. Il destino, però, lo ha portato lontano da casa, verso una nuova occasione di rilancio.

Allo stesso modo, Palumbo, napoletano verace e leader silenzioso, ha trovato in Palermo l’ambiente ideale per imporsi come giocatore totale. A 29 anni, il centrocampista ex Modena sembra pronto per il grande salto: la B gli sta ormai stretta e la piazza siciliana rappresenta la dimensione perfetta per il suo talento e la sua maturità.

Il simbolico “cambio” di maglia

Come racconta Alessandro Troncone su Il Resto del Carlino, sembra quasi che i due si siano “dati il cinque”, come in un cambio simbolico: dentro uno, fuori l’altro. L’arrivo di Di Mariano a Modena ha rappresentato, in qualche modo, l’eredità lasciata da Palumbo. Due caratteri diversi, due stili di gioco differenti, ma la stessa determinazione nel voler essere protagonisti.

Per Di Mariano, Modena è diventata una seconda casa, una città che lo ha accolto e dove ha potuto ricominciare. Per Palumbo, Palermo è la nuova frontiera, il luogo dove può finalmente concretizzare l’ambizione di vincere.

Domenica, al “Barbera”, si affronteranno due squadre divise da un solo punto, due progetti calcistici diversi ma animati da identica fame di successo. E in mezzo al campo, due uomini che il destino ha incrociato e ora mette di nuovo di fronte.

Destini incrociati. Storie da riscrivere.