De Biasi: «Questo Modena mi somiglia. Spero di vederlo in A con il Palermo»

Come racconta Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport, Gianni De Biasi guarda con affetto e curiosità il Modena di Andrea Sottil, attuale capolista della Serie B. Ventitré anni dopo la sua “Longobarda”, la città ritrova entusiasmo e ambizione. «È una buona squadra — spiega De Biasi nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport — deve mantenere continuità e sfruttare la qualità dei suoi attaccanti. Chichizola è una garanzia, come lo era Ballotta per noi»

Il tecnico friulano, protagonista della storica promozione del 2002, vede molte somiglianze tra il suo Modena e quello di oggi. «Sottil gioca con il 3-5-2, io usavo il 3-4-1-2. Cambia poco: entrambe sono squadre di categoria, solide e giovani. Noi avevamo Pasino sulla trequarti, capace di creare superiorità numerica e servire gli esterni. Il Modena attuale ha meno fantasia, ma è più organizzato e pragmatico», spiega De Biasi a Nicola Binda de La Gazzetta dello Sport.

Tra i ricordi più vivi, il successo per 4-1 sul Napoli alla terza giornata: «Fu il momento in cui capimmo di poter salire in Serie A. Giocavamo un grande calcio e la squadra mostrò una personalità straordinaria». Poi la prima sconfitta, all’undicesima giornata, contro l’Empoli di Di Natale: «Piovigginava, una partita stregata».

Il parallelo con il derby perso da Sottil a Reggio Emilia è inevitabile: «Capisco l’amarezza dei tifosi, ma a Modena c’è sempre stato un pizzico di pessimismo. Anche ai nostri tempi, nonostante la vittoria in C. La negatività non aiuta».

Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport ricorda anche il soprannome “Longobarda”, nato dal film cult con Lino Banfi che la squadra guardava in pullman. De Biasi sorride: «Oggi potrebbero chiamarla carrarmato giallo, rende bene l’idea di solidità».

Nel dialogo con il quotidiano, l’ex ct dell’Albania sottolinea anche l’importanza della crescita infrastrutturale: «Un centro sportivo moderno è indispensabile, noi lavoravamo in condizioni difficili. Ora quel campo è curato, ma la nuova struttura sarà decisiva».

Infine, un pensiero per Palermo, città a lui cara, dove è stato recentemente per celebrare i 125 anni del club: «Sarò felice se in Serie A saliranno Modena e Palermo. Anche per il mio amico Carlo Osti», conclude De Biasi nell’intervista rilasciata a Nicola Binda per La Gazzetta dello Sport.