Come sottolinea Roberto Barbacci sulle pagine del Corriere dello Sport, il Cesena sta viaggiando con un ritmo da salvezza solida, mostrando segnali incoraggianti soprattutto nelle gare esterne. Un vero e proprio toccasana per la formazione di Michele Mignani, che nella prima parte del 2025 sta trovando continuità lontano dal “Manuzzi”. Quando non sbaglia l’approccio, come successo a Catanzaro, il Cesena riesce sempre a portare a casa punti preziosi, come dimostrano le vittorie contro la Sampdoria a Genova e la Reggiana, una sfida che è sembrata una prova di maturità per i bianconeri. E poco importa se questa volta anche la fortuna ha dato una mano: il tiro di Saric, deviato da Lucchesi, ha regalato una vittoria di platino, chiudendo un filotto di tre trasferte nelle ultime quattro giornate, con 7 punti raccolti che certificano la bontà del percorso intrapreso.

RIECCO LA DIFESA
Come evidenzia ancora il Corriere dello Sport, oltre alla prestazione decisiva di Dario Saric—subito a segno alla sua seconda presenza nella sua seconda avventura in Romagna—il dato più significativo è lo zero alla voce reti subite. Non un evento così frequente per il Cesena, che nelle ultime 12 gare aveva mantenuto la porta inviolata solo due volte. Un motivo in più per sorridere, come ha sottolineato anche Mignani: «Quando c’è la giusta concentrazione, questa squadra sa che può giocarsela con tutti», ha dichiarato il tecnico. «Venivamo da una prestazione molto scadente e direi che la reazione c’è stata, sia di testa che di gambe. Ora mi aspetto di poter trovare quella continuità che troppe volte ci è mancata».

PIÙ OPZIONI PER MIGNANI
Come riporta Roberto Barbacci, l’allenatore bianconero ha dimostrato di saper cambiare quando serve. A Reggio ha rinunciato inizialmente a La Gumina, preferendo Antonucci accanto a Shpendi, che continua a cercare il gol perduto (contro il Pisa saranno passati 76 giorni dall’ultima rete, segnata nel ko di Frosinone), ma resta un riferimento imprescindibile per il Cesena. A centrocampo, Mignani ha optato per una mediana di corsa e intensità, con Saric già perfettamente a suo agio e Francesconi preferito a Mendicino e Berti, quest’ultimo da recuperare più mentalmente che fisicamente.

Il Corriere dello Sport sottolinea inoltre come il rientro di Calò dalla squalifica (tra due settimane a Cremona) darà ancora più soluzioni al tecnico, che potrà contare su un ventaglio di scelte più ampio. In attacco, Russo rappresenta un’opzione in più nel consolidato 3-5-2. Se poi anche al “Manuzzi” la squadra dovesse ritrovare la solidità delle gare esterne—visto che nelle ultime tre partite casalinghe ha raccolto solo due punti—le ambizioni playoff potrebbero non essere più un’utopia.