Cassano: «La Samp laggiù non deve stare. Gol di Coda contro il Palermo…»

«La Sampdoria non deve stare lì sotto, non c’entra niente con la Serie B.» Antonio Cassano continua a seguire da vicino il club che ha segnato la sua carriera e che, come la città di Genova, è rimasto parte della sua vita. In un’intervista rilasciata a Damiano Basso per il Secolo di Genova, l’ex fantasista non ha nascosto il suo disappunto per la situazione attuale dei blucerchiati: sedicesimi in classifica e ancora impelagati nella lotta per la salvezza.

«Un disastro», commenta Cassano. «A nove giornate dalla fine, bisogna solo portare la barca in porto e preparare al meglio la prossima stagione, che deve avere un solo obiettivo: la promozione diretta. L’esempio da seguire è il Sassuolo, che ha mantenuto una base solida e sta dominando il campionato. Basta poco per crollare: guardate Crotone e Benevento, dalla A alla C in un attimo».

«LA SAMP NON È PER TUTTI»
Cassano, sempre schietto nei suoi giudizi, non si aspettava una stagione così complicata per il Doria. «In estate sembrava una buona squadra, ma poi il campo ha fatto la differenza. Ci sono giocatori da domenica e giocatori da giovedì, e la Sampdoria non è un ambiente facile: la pressione può esaltarti o schiacciarti. Chi non ha personalità fatica a rendere al massimo».

Sul modo per uscirne, Cassano ha le idee chiare: «Non c’è altra soluzione che segnare. Senza gol non vai da nessuna parte. Niang ha qualità, lo ricordo bene dai tempi del Milan e l’anno scorso ha fatto bene all’Empoli, ma non può essere l’unico riferimento. Serve che tutti si assumano le proprie responsabilità. Con il Palermo è tornato al gol Coda, e mi ha fatto piacere. Lui è un bomber di categoria e può trascinare la squadra. Gli auguro di superare il record di Schwoch già contro la Reggiana».

SEMPLICI, UN LAVORO COMPLESSO
Cassano ha parlato anche del nuovo tecnico Leonardo Semplici, subentrato dopo le gestioni Pirlo e Sottil. «Non lo conosco di persona, ma entrare a campionato in corso è sempre complicato, figuriamoci dopo due cambi di allenatore e una squadra quasi rivoluzionata a gennaio. Poi, ci sono stati alcuni aspetti che ho faticato a comprendere…».

L’ex fantasista si riferisce, in particolare, alla questione portieri: «In estate sembrava si puntasse su Silvestri, poi è cambiato tutto. Così tanti portieri titolari in una stagione non me li ricordo, ma nemmeno così tanti infortuni…».

«BASTA ASPETTARE, BISOGNA VINCERE SUBITO»
La prossima gara contro la Reggiana sarà uno scontro salvezza cruciale. Per Cassano, uno degli errori più gravi è stato il continuo rimandare la svolta: «Non puoi sempre dire ‘la prossima partita la vinciamo’. Se poi non vinci, un’altra giornata è andata. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle nel 2010/11, eravamo quarti a novembre e poi tutti sappiamo com’è finita. La Sampdoria non è abituata a stare in questa posizione in Serie B, ma ormai bisogna muoversi. Anche se è già tardi».

Cassano non si nasconde e chiama in causa tutti: «Presidente, direttore sportivo, allenatore: devono trovare una soluzione subito. La prossima partita non va solo preparata, va vinta. E per davvero».

LA POLEMICA SULLA MAGLIA DEL GENOA
Infine, l’ex blucerchiato ha commentato le critiche ricevute per aver accettato la maglia del Genoa da Bresh, il rapper genovese: «Non sapevo nemmeno ci fossero polemiche. Bresh è un ragazzo a modo, me l’ha data con simpatia. Gli ho detto ‘grazie, ma non la metterò mai’. Non devo dimostrare nulla a nessuno. Ho scelto di venire alla Sampdoria dal Real Madrid, ho dato tutto per questa maglia e ho chiuso la carriera a casa, nella Samp. Questo basta e avanza».

«GUARDERÒ LA SAMP SOLO IN SERIE A»
Cassano ammette di non seguire più molto il calcio e di preferire il padel, ma la Samp rimane nel suo cuore. «Palmieri mi aveva invitato a vedere Samp-Sassuolo, ma non sono andato. La voglio rivedere in Serie A, con giocatori veri, di quelli che regalano emozioni».