CALCIOSCOMMESSE: ci risiamo | Multa per 12 giocatori di serie A, l’annuncio della Procura

Pallone Serie A

Pallone Serie A - fonte lapresse - ilovepalermocalcio

Una piaga difficile da debellare.

Il calcioscommesse è uno dei capitoli più controversi della storia del calcio, un fenomeno che unisce sport, denaro e scandali. Si tratta della manipolazione dei risultati delle partite a fini di lucro, attraverso scommesse clandestine o accordi illeciti tra giocatori, dirigenti e organizzazioni criminali. Una pratica che mina la credibilità del gioco e mette in discussione i valori di lealtà e competizione su cui si fonda lo sport.

Nel corso degli anni, diversi scandali hanno scosso il calcio italiano e internazionale. Dagli anni Ottanta con il “Totonero” fino alle inchieste più recenti, il copione si ripete: calciatori coinvolti, partite truccate e carriere distrutte. L’obiettivo è sempre lo stesso — guadagnare soldi facili alterando il risultato di un match o condizionandone gli esiti parziali, come il numero di gol o di ammonizioni.

Le autorità sportive e giudiziarie hanno intensificato i controlli, grazie anche alla collaborazione con le piattaforme di scommesse legali, che segnalano flussi anomali di puntate. Nonostante ciò, il fenomeno continua a riemergere, spesso legato a situazioni di disagio economico o alla mancanza di cultura sportiva tra i più giovani.

Oggi il calcioscommesse rappresenta una minaccia globale, capace di intaccare la fiducia dei tifosi e l’immagine stessa del calcio. La soluzione passa per l’educazione, la prevenzione e pene severe per chi bara: solo così sarà possibile restituire al pallone la sua purezza e la sua verità.

Calcioscommesse, indagine verso la chiusura

Tanto rumore per nulla, o quasi. L’inchiesta sul presunto giro di scommesse illegali che ha coinvolto 13 giocatori, anche di Serie A, si avvia alla conclusione con un’oblazione da appena 250 euro. La Procura di Milano ha notificato agli indagati — tra cui Sandro Tonali e Nicolò Fagioli — l’avviso di chiusura delle indagini, che rappresenta il passo formale verso la fine del procedimento.

Secondo i pm, non ci sono prove di combine o partite truccate: i giocatori non avrebbero mai scommesso su gare che li riguardavano direttamente. Le puntate, in molti casi, erano su altri sport o su giochi online come il poker. Tonali e Fagioli, già sanzionati dalla giustizia sportiva, vengono accusati solo di aver pubblicizzato i siti illegali ai compagni.

Nicolo Fagioli (LaPresse) Ilovepalermocalcio

Una multa simbolica per chiudere tutto

Per gli altri nomi coinvolti — tra cui Florenzi, Zaniolo, Perin, McKennie, Paredes e Bellanova — l’unica accusa è quella di aver partecipato a giochi non autorizzati, una semplice contravvenzione.

L’inchiesta si chiuderà dunque con una sanzione minima: 250 euro. È la cifra prevista dall’oblazione, un meccanismo che permette di estinguere il reato pagando la metà della multa massima prevista. Un epilogo leggero per un caso che aveva scatenato clamore mediatico ben più grande.