Il Messaggero: “Pescara travolto a Palermo, 5-0 senza appello: la festa rosanero diventa un incubo”

Come scrive Luciano Rapa su Il Messaggero Abruzzo, al “Barbera” il Pescara dura appena venti minuti. Poi, sotto i colpi di un Palermo travolgente e in festa per i 125 anni della sua storia, crolla con un pesante 5-0 che lascia poco spazio alle interpretazioni.
Una doppietta di Pierozzi, le reti di Segre, Brunori e Diakitè rilanciano la corsa dei rosanero e precipitano gli abruzzesi in una crisi preoccupante.

La gara si è aperta in un’atmosfera suggestiva, con la coreografia del pubblico rosanero e la sfilata delle vecchie glorie del club. Come riporta Rapa su Il Messaggero Abruzzo, Vincenzo Vivarini aveva scelto il 3-5-1-1 con qualche novità: Brandes e Caligara dal primo minuto, conferma per Di Nardo in avanti. Inzaghi, dall’altra parte, ha risposto con il 3-5-2, lasciando inizialmente in panchina Brunori e Veroli e affidandosi al tandem Le Douaron-Pohjanpalo.

Nei primi minuti, il Pescara ha dato segnali incoraggianti: all’8’ Di Nardo ha costretto Joronen a una parata spettacolare, poi Dagasso ha sfiorato il palo con un tiro dal limite. Al 20’ altra grande occasione per gli ospiti: su un pasticcio tra Ceccaroni e Joronen, Caligara si è trovato a porta vuota, ma Augello ha salvato sulla linea.

Da lì, come racconta Luciano Rapa su Il Messaggero Abruzzo, è cambiata la partita. Dopo appena tre minuti, Pierozzi ha sbloccato il match con un gol da vero opportunista, facendo esplodere il “Barbera”. Da quel momento il Palermo ha preso il comando e ha sfiorato più volte il raddoppio, fermato solo dalle parate di Desplanches e da un fuorigioco che ha annullato la seconda rete dello stesso Pierozzi.

Nella ripresa il crollo del Pescara è stato inevitabile: al 47’ Segre ha firmato il 2-0 su cross di Pierozzi, poi al 59’ lo stesso esterno ha siglato la sua personale doppietta. I cambi di Vivarini (Okwonkwo, Cangiano, Meazzi e Squizzato) non hanno invertito la rotta, anzi: prima Brunori, nel giorno del suo compleanno, ha calato il poker, poi Diakitè ha chiuso i conti di testa, fissando il 5-0.

Come sottolinea in chiusura Rapa su Il Messaggero Abruzzo, per il Pescara resta solo la consapevolezza di una prova insufficiente e una classifica che inizia a far paura. Per il Palermo, invece, è notte di festa e di riscatto totale.