DERBY DI MILANO IN ARABIA: follia della Lega | Annuncio scioccante per i tifosi
Pallone Serie A - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Le Leghe stanno puntando sull’organizzazione di gare all’estero.
Negli ultimi anni, diverse leghe calcistiche hanno cercato di portare il campionato oltre i confini nazionali, spinte dall’obiettivo di espandere il proprio brand e avvicinare i tifosi internazionali. L’idea è nata soprattutto in Europa, dove l’enorme seguito mondiale di club come Real Madrid, Manchester United o Milan ha spinto le organizzazioni a valutare l’ipotesi di disputare alcune gare ufficiali in Paesi extraeuropei.
La prima a muoversi concretamente fu la Liga spagnola, che nel 2018 siglò un accordo con una società americana per organizzare alcune partite a Miami. Il progetto prevedeva il match Villarreal-Barcellona negli Stati Uniti, ma si arenò tra le proteste dei club, dei calciatori e della federazione spagnola, che giudicò la proposta incompatibile con lo spirito del campionato nazionale.
Più di recente, anche la Serie A ha valutato l’idea di portare una partita di campionato fuori dall’Italia. Il caso più concreto è quello di Milan-Como a Perth, spostamento legato anche all’indisponibilità di San Siro durante le Olimpiadi invernali Milano-Cortina. L’operazione, oltre all’aspetto organizzativo, mira a promuovere l’immagine del calcio italiano in Asia e Oceania.
Questi tentativi dimostrano la crescente tensione tra esigenze commerciali e rispetto delle radici sportive. Se da un lato le leghe cercano nuovi mercati e sponsor, dall’altro tifosi e calciatori difendono la centralità del territorio e delle competizioni domestiche. Una sfida ancora aperta nel calcio globale.
Un derby d’Italia in salsa araba
Un derby 3.0, con profumo di Serie A ma ambientato nel deserto saudita. Sergio Conceicao e Simone Inzaghi, ultimi allenatori di Milan e Inter prima dei recenti cambi in panchina, si ritrovano di fronte nella Saudi Professional League: Al-Ittihad contro Al-Hilal, sfida valida per la sesta giornata. Un confronto dal sapore speciale, tra due tecnici che hanno lasciato il segno in Italia e che ora cercano gloria in Medio Oriente.
Approdato sulla panchina dell’Al-Ittihad l’8 ottobre, Conceicao ha firmato un contratto fino al 2028. L’esordio non è stato dei migliori: 1-1 contro l’Al-Fayha, con rigore sbagliato da Benzema nel finale. Meglio in Champions asiatica, dove è arrivato un netto 4-1 sull’Al-Shorta, nonostante l’inferiorità numerica. Ora, però, lo attende il primo vero test contro un avversario di alto livello.

Inzaghi e l’ambizione dell’Al-Hilal
Dall’altra parte, Simone Inzaghi guida l’Al-Hilal dopo l’addio burrascoso all’Inter e un contratto da 25 milioni di euro. Dopo l’esperienza al Mondiale per Club, il suo cammino in campionato è positivo ma non ancora continuo: tre vittorie e due pareggi, con un attacco prolifico e una difesa da migliorare.
Davanti, l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo vola con cinque successi su cinque. Oggi Conceicao e Inzaghi si giocano più di tre punti: una sfida tra idee, personalità e due visioni di calcio italiane trapiantate nel cuore dell’Arabia.
