Sampdoria, esonero Donati: la moglie si scaglia contro la società. Foti pronto a subentrare con uno staff “blucerchiato”
GENOVA – L’esonero di Massimo Donati dopo appena otto giornate di campionato (cinque sconfitte, una vittoria e due pareggi) scuote il mondo blucerchiato. Come riporta Il Secolo XIX Genova, la decisione del club ha provocato la dura reazione della moglie dell’allenatore, Luana Di Bella, che ha affidato il suo sfogo a una storia Instagram indirizzata a Matteo Manfredi, Nathan Walker, Jesper Fredberg e Andrea Mancini.
«Complimenti – scrive Di Bella – avete avuto il coraggio di esonerare una persona che non ha mai avuto la possibilità di dimostrare il suo valore. Non gli avete mai dato voce nelle scelte, avete acquistato giocatori senza consultarlo e ora fate pagare a lui i vostri errori».
Nel lungo post, la moglie del tecnico accusa la dirigenza di averlo isolato, lasciandolo “solo in ogni conferenza stampa”, e conclude con un duro monito: «Il karma esiste, raccoglierete quel che state seminando».
Secondo Il Secolo XIX Genova, Donati avrebbe pagato anche l’impostazione “algoritmica” con cui era stato scelto in estate, un metodo di selezione basato su parametri statistici e sostenibilità economica più che su esperienza e risultati.
La scelta “algoritmica” e il match fatale di Chiavari
Come ricostruisce ancora Il Secolo XIX Genova, la Sampdoria aveva individuato Donati attraverso un sistema di valutazione digitale: saper parlare inglese, accettare un contratto annuale a basso ingaggio (160 mila euro) e presentare indici positivi negli xG, gli “expected goals”. Tuttavia, i numeri in Grecia con l’Athens Kallithea raccontavano una storia diversa (8 pareggi e 6 sconfitte).
L’ultima gara, quella contro l’Entella, è stata definita dal quotidiano genovese “una tipica partita da esonero”: prestazione piatta, xG fermo a 0,66, e un’unica occasione concretizzata da Coda. La sconfitta ha segnato la fine del breve ciclo Donati, come scrive Il Secolo XIX Genova, confermando i limiti di un progetto costruito più a tavolino che sul campo.
Foti in arrivo: contratto fino a giugno e staff blucerchiato
Il club ha scelto di ripartire da Salvatore Foti, 37 anni, genovese d’adozione e già vice di José Mourinho. L’accordo, anticipato da Il Secolo XIX Genova, prevede un contratto fino a giugno con rinnovo automatico in caso di promozione in Serie A e opzione di estensione a favore della società.
Lo staff sarà fortemente legato ai colori blucerchiati:
Angelo Gregucci, primo allenatore “formale” in attesa del patentino Uefa Pro di Foti;
Nicola Pozzi, collaboratore tecnico;
Attilio Lombardo, in stand-by ma disponibile;
confermati Bertelli (preparatore atletico) e Bressan (portieri).
Come sottolinea Il Secolo XIX Genova, Foti ha rinunciato a entrare nello staff della nazionale iraniana in vista del Mondiale 2026 pur di sedere sulla panchina doriana. «La Samp è casa mia», avrebbe confidato il nuovo tecnico, pronto al debutto sabato al Ferraris contro il Frosinone.
Dietro le quinte: Walker e Fredberg cambiano rotta
Con Donati, sono stati esonerati anche il vice Davide Mandelli e il collaboratore Andrea Faccioli. Il direttore generale Nathan Walker, artefice della scelta del tecnico friulano, e il CEO sport Jesper Fredberg avrebbero riconosciuto la necessità di un cambio di rotta.
Il Secolo XIX Genova ricorda come in estate il club avesse valutato un profilo straniero (il danese Lars Friis, 49 anni, ex Sparta Praga), ma la situazione attuale ha spinto a preferire un allenatore italiano, soluzione caldeggiata anche dal presidente Matteo Manfredi.
Dopo i “no” di De Rossi, Vanoli e Pecchia, il ds Andrea Mancini ha rilanciato il nome di Foti, già candidato a giugno. La scelta ha incontrato il consenso di tutta l’area tecnica, che ora punta a ricostruire attorno a una “Samp ai sampdoriani”, con un gruppo motivato e identitario.
