ULTIMORA KALULU: “rescissione del contratto” | Punito dai bianconeri, non si era presentato agli allenamenti
Pallone Serie A - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Un fatto gravissimo, che ora va approfondito.
La mancata presentazione di un calciatore agli allenamenti rappresenta una grave violazione contrattuale. Ogni giocatore, infatti, è tenuto a rispettare il proprio impegno con il club, partecipando regolarmente alle sedute di allenamento e alle attività previste. L’assenza ingiustificata viene considerata un inadempimento agli obblighi professionali e può far scattare una procedura disciplinare interna, con sanzioni che vanno dalle multe alla sospensione temporanea.
Se le assenze si protraggono nel tempo o si ripetono senza giustificazione, la società può arrivare a considerare la condotta del calciatore come una violazione grave e reiterata del contratto di lavoro sportivo. In questi casi, si apre la possibilità di risolvere unilateralmente il rapporto per giusta causa, senza corrispondere indennizzi o buonuscite. La rescissione, tuttavia, deve essere supportata da prove concrete e seguire le procedure previste dalle norme federali e dal contratto collettivo dei calciatori.
L’intervento delle autorità sportive, come la Lega o la Federazione, può risultare decisivo per convalidare la risoluzione. Il giocatore, dal canto suo, ha il diritto di difendersi, dimostrando eventuali motivi legittimi – come problemi di salute o cause familiari documentate – che giustifichino l’assenza. In assenza di tali motivi, il rischio è quello di restare svincolato e di subire sanzioni disciplinari ulteriori.
La mancata partecipazione agli allenamenti non è un semplice atto di indisciplina, ma un comportamento che può compromettere in modo irreversibile il rapporto tra calciatore e società, con conseguenze economiche e professionali di grande rilievo.
Rescissione ufficiale e motivazioni
Il Partizan Belgrado ha annunciato la rescissione del contratto con Aldo Kalulu, motivandola con il “mancato adempimento degli obblighi professionali e assenze prolungate dagli allenamenti”. Il club serbo, attraverso un comunicato, ha ribadito la propria linea di fermezza, fondata su disciplina, professionalità e rispetto delle regole. La decisione arriva al termine di settimane di tensione, culminate nella scelta di interrompere il rapporto con l’attaccante.
Kalulu, francese di origini congolesi, era approdato al Partizan nell’estate del 2022, totalizzando 88 presenze con 9 gol e 11 assist. In questa stagione, tuttavia, il suo impiego era stato limitato: appena sei gare complessive tra campionato e coppe europee, per 250 minuti in campo. Dalla settima giornata non era più stato convocato.

Rottura insanabile e addio amaro
Secondo la stampa serba, la frattura tra club e giocatore si trascinava da oltre un mese. Kalulu, tra i più pagati della rosa, aveva smesso di presentarsi agli allenamenti senza fornire spiegazioni, scatenando l’ira della dirigenza. “Non poteva comportarsi così, sarà sanzionato”, aveva dichiarato il dirigente Predrag Mijatović.
Dopo la rescissione, l’attaccante ha salutato i tifosi su Instagram con parole di affetto, ma il suo addio resta un epilogo amaro per una storia iniziata con grandi aspettative.
