DE ZERBI-MILAN: “Contatti con i rossoneri” | Si è scoperta finalmente la verità
Roberto De Zerbi (foto Facebook) - Ilovepalermocalcio.com
Roberto De Zerbi è sempre al centro delle indiscrezioni.
Roberto De Zerbi, ospite in Sala Albertini al Corriere della Sera, ha raccontato il suo percorso umano e professionale, intrecciato a doppio filo con il calcio. Per l’attuale tecnico del Marsiglia, il pallone non è mai stato solo divertimento: è stato riscatto sociale, una strada per dare stabilità alla propria famiglia in un momento difficile. La sua carriera è nata da una necessità concreta, non da un sogno astratto. Dopo la crisi economica che colpì la sua famiglia, De Zerbi trovò nel calcio la forza e la determinazione per reagire, firmando giovanissimo il suo primo contratto con il Milan e utilizzandolo per comprare una casa ai genitori.
Quella spinta emotiva, però, è diventata col tempo un’arma a doppio taglio: una fonte di energia, ma anche di pressione. Quando il suo obiettivo familiare fu raggiunto, racconta di aver vissuto un calo motivazionale, senza mai smettere di vedere nel calcio un lavoro da vivere con dedizione e passione totale.
De Zerbi ammette di aver sacrificato molto alla carriera, anche il rapporto con i figli. Per questo, oggi cerca di costruire un legame autentico con giocatori e staff, basato su rispetto, stima e affetto. A Marsiglia, città passionale e contraddittoria, ha ritrovato l’intensità che ama: un ambiente dove, per 90 minuti, le differenze sociali scompaiono.
Anche le sue scelte più insolite – come far correre i giocatori all’alba per superare la “paura” del Velodrome – nascono dal desiderio di creare connessione, empatia e appartenenza.
De Zerbi e il calcio moderno
Roberto De Zerbi continua a essere uno dei tecnici più discussi e apprezzati del panorama europeo. L’allenatore del Marsiglia ammette di sentirsi a disagio per le etichette come “Dezerbismo”, pur riconoscendo di aver sempre avuto idee precise sul suo calcio. Dieci anni fa era in Serie D, ma la sua filosofia di gioco lo ha portato ai vertici internazionali.
Per De Zerbi, il calcio moderno impone nuove sfide tattiche: le marcature a uomo a tutto campo e la costruzione dal basso rendono il portiere una pedina fondamentale. “A volte andare indietro è la soluzione giusta per andare avanti”, spiega, riassumendo la sua idea di un calcio intelligente e coraggioso.

Il richiamo dell’Italia
Negli ultimi mesi il suo nome è stato accostato a grandi club europei, come il Bayern Monaco, ma mai al Milan. De Zerbi stesso chiarisce: “Col Milan? Mai”. Eppure, il legame con l’Italia resta forte. Segue il campionato, parla spesso della Serie A e non nasconde che il suo paese gli manchi.
Tuttavia, si dice felice dell’esperienza all’estero, dove può lavorare con libertà e portare avanti le proprie idee di calcio. Un ritorno in Italia, magari un giorno al Milan, resta una possibilità affascinante, ma per ora solo sullo sfondo.
